I vegetariani hanno il 50 per cento di probabilità in più di sviluppare il cancro e di subire attacchi cardiaci. Essi sono anche maggiori probabilità di soffrire di allergie e di ansia e depressione. Questi in estrema sintesi i risultati di una ricerca della Medical University di Graz, in Austria, pubblicata dalla Cbs di Atlanta, che contraddice studi precedenti che hanno sempre indicato la carne rossa tra le cause di una serie di patologie, tra cui il cancro intestinale. I ricercatori affermano: ‘Il nostro studio ha dimostrato che gli adulti austriaci che consumano una dieta vegetariana sono meno sani (in termini di cancro, allergie e disturbi di salute mentale), hanno una minore qualità della vita, e ricorrono con maggiore frequenza a cure e trattamenti medici’. Naturalmente saranno necessari altri studi per confermare i risultati ottenuti.
La ricerca della Medical University di Graz ha evidenziato tuttavia che i vegetariani tendono ad essere più attivi e meno propensi a bere e fumare.
A rendere pubblico lo studio austriaco i grandi allevatori di bovini di carni del Veronese, già messi a dura prova da un prezzo della carne sempre meno remunerativo. Insomma, oggi più produci e più perdi. Ci sono allevatori di bovini da carne veronesi che hanno drasticamente ridotto l’attività, riferisce l’Arena di Verona. La colpa non è tanto del prezzo dell’acquisto del vitello o dei mangimi, quanto del prezzo della carne non più remunerativo. Verona però resiste come centro primario di commercializzazione con quattro grandi protagonisti dall’allevamento alla macellazione alla vendita in tutta l’area del Mediterraneo come Vicentini Carni di Engazzà, Lanza di Negrar, Olivieri di Pastrengo e Bencarni di Bagnolo, affiancati da altri minori.
I quattro “grandi” fatturano, globalmente oltre 300 milioni di euro. Un’iniezione importante per la zootecnia, i trasporti e la trasformazione. “Siamo leader in ltalia” dice Carlo Vicentini ad dell’azienda di famiglia all’Arena “perché il mercato premia la nostra storia, la nostra professionalità. Verona ha un primato negli allevamenti come nella commercializzazione che va difeso.
Il problema è che vitelli, scottone e vitelloni non trovano prezzi che ripaghino gli allevatori nonostante i consumi si siano stabilizzati. Verona parte una campagna a sostegno del consumo delle carni bovine. Carlo Vicentini si è posto come portavoce del settore e parte ricordando che uno studio recente dell’Università di Graz in Austria e uno studio che arriva dagli Usa. “Il nostro studio”, dicono i ricercatori austriaci, “smentendo precedenti conclusioni, ha dimostrato che gli adulti che consumano una dieta esclusivamente vegetariana sono meno sani – in termini di cancro, allergie e disturbi di salute mentale – hanno una minor qualità di vita e richiedono maggiori trattamenti medici”. Per questo, sulla base di queste ricerche i produttivi anche in Austria richiedono un forte programma di salute pubblica per la riduzione dei rischi per la salute che comprenda anche un equilibrato consumo di carne.
testo raccolto da Sivemp Veneto – 7 maggio 2014 – riproduzione riservata