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Superbowl celebra la campagna, spopola video “E Dio creò l’agricoltore”

“E all’ottavo giorno Dio creò l’agricoltore”. Sta avendo un clamoroso successo lo spot della casa automobilistica Dodge andato in onda nell’intervallo del Superbowl, la finale del campionato di football americano che è anche uno degli eventi clou non solo dello sport a stelle e strisce ma dell’intera programmazione televisiva statunitense.

Il filmato (guardalo qui) è stato realizzato utilizzando gli scatti di dieci noti fotografi mentre la voce narrante è quella di un noto commentatore radiofonico Paul Harvey in un suo celebre discorso del 1978. Un vero e proprio caso televisivo che ha centrato l’attenzione sul mondo degli agricoltori e suscitato numerosi consensi. Eccone il testo. L’ottavo giorno, Dio guardò il paradiso che aveva creato e disse: «Ho bisogno di un custode». E Dio creò l’agricoltore.

Poi Dio disse: «Ho bisogno di qualcuno disposto ad alzarsi prima dell’alba per mungere le vacche, lavorare tutto il giorno nei campi, mungere di nuovo le vacche, cenare, poi andare in città e rimanere fin dopo la mezzanotte per una riunione della scuola». E Dio creò un agricoltore.

Dio quindi disse: «Ho bisogno di qualcuno disposto a stare alzato tutta la notte per la nascita di un puledro per poi vederlo morire, ma capace di asciugarsi gli occhi e dire: ‘Andrà meglio, forse, l’anno prossimo’. Ho bisogno di qualcuno capace di scolpire un manico d’ascia a partire da un frassino, ferrare il cavallo con un pezzo di ruota di un auto, costruire una fune sfruttando il fieno, sacchi per mangimi o scarpe scartate. Uno che, nella stagione di semina e di raccolta, conclude la sua settimana di 40 ore a mezzogiorno del martedì e poi lavora altre 72 ore, soffrendo sul trattore. E Dio creò un agricoltore.

Allora Dio disse: «Ho bisogno di qualcuno abbastanza forte da spostare gli alberi e grosse balle di fieno, ma abbastanza delicato per svezzare agnelli e suinetti, tenere d’occhio la cresta rosa dei pulcini e fermare la falciatrice per steccare la zampa di un’allodola. E Dio creò un agricoltore.

Uno capace di arare in profondità, ma andar dritto e senza “tagliare” gli angoli. Uno capace di seminare, diserbare, nutrire e allevare animali, e poi erpicare, discare, arare, e piantare. Qualcuno capace di costruire una famiglia con teneri e forti legami di condivisione. Uno capace prima di ridere, poi sospirare e quindi sorridere (con gli occhi) al figlio quando gli dice che da grande farà il lavoro di papà. E Dio creò l’agricoltore.

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