«Vicinanza al territorio e meritocrazia. Traduciamo questi due valori in realtà. Per queste ragioni mi aspetto che il seggio del Veneto vada assegnato a Stefano Valdegamberi che ha registrato uno dei migliori risultati dell´Udc nel Centro Nord».
Così ieri il senatore neoeletto Antonio De Poli (Con Monti per l´Italia) e coordinatore regionale Udc in Veneto, che chiede che il ministro Catania non opti per il seggio veneto ma – contrariamente a quanto ha annunciato Casini, che ha ormai lasciato l´Udc – per quello che ha ottenuto in Campania.
«Va salvaguardato il rapporto di fiducia tra gli elettori e gli eletti e il risultato di Valdegamberi ci dimostra che il nostro consigliere regionale è un punto di riferimento per molti cittadini che lo conoscono personalmente e che di lui si fidano. Ho sottoposto la questione all´attenzione del segretario nazionale Lorenzo Cesa e del presidente del partito Rocco Buttiglione», prosegue De Poli riferendosi a una lettera in cui rivendicava che il seggio venisse attribuito a un veneto. «Sono convinto che il partito non possa disattendere a questo principio di legame col territorio in cui abbiamo sempre creduto e su cui dobbiamo puntare per ridare nuova linfa al nostro progetto politico. Sarebbe un errore gravissimo», conclude De Poli. Quanto al congresso del partito «La prospettiva di un grande Centro non si è esaurita», dichiara De Poli.
«Come ha annunciato il nostro segretario nazionale Cesa, andremo a Congresso entro aprile. Il nostro obiettivo è rimettere in moto la struttura del partito. È chiaro che dalle urne è arrivato un risultato sul quale dobbiamo riflettere e vogliamo farlo da persone intelligenti interrogandoci sulle scelte fatte ma in modo costruttivo. Per questo è stato deciso di convocare il Congresso che, per un partito, rappresenta lo strumento principale di democrazia interna. Qualunque scelta faremo in sede congressuale vogliamo rimanere uniti e fedeli ai nostri valori e identità».
Il Giorgìnale di Vicenza – 10 marzo 2013