Costi politica, Senato approva taglio deputati da 630 a 508
MODIFICHE ALL’ART.56 – L’art. 1 del ddl sulle riforme approvato giovedì dall’aula del Senato interviene sull’art.56 della Costituzione, relativamente al numero dei deputati e ai requisiti anagrafici per l’elettorato passivo. L’articolo viene modificato nel senso che il numero dei deputati è di 508(invece degli attuali 630), otto dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
IN PARLAMENTO A 21 ANNI – Sono inoltre eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i ventuno anni di etá (invece degli attuali 25). La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per cinquecento e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
RINVIO TECNICO – Mercoledì l’Aula del Senato ha accantonato l’articolo 1 del ddl di riforma costituzionale sul taglio del numero dei deputati. La richiesta è venuta dalla Lega che, con Bricolo e con l’ok del Pdl, ha proposto di affrontare prima le modifiche del Senato e dunque anche gli emendamenti con cui il Carroccio chiede il Senato federale. Il presidente del Senato Renato Schifani ha però subito voluto chiarire: «Questo non significa che non si torni sull’articolo 1 relativo alla riduzione del numero dei parlamentari. Ne è responsabile la presidenza. Si tratta- dice Schifani- di un accantonamento tecnico, non di merito».
Corriere.it – 21 giugno 2012