Dopo anni di studi e opinioni (iniziato nel 2004) circa il fenomeno della moria delle api – come fatto globale e anche Europeo – EFSA ha pubblicato il più completo inventario di dati e ricerche finora messi a disposizione.
Cercando in particolare di capire possibili cause circa la loro salute. Le complicazioni della ricerca derivavano dalla possibile interazione tra alcuni fitosanitari – i neonicotinoidi, utilizzati prevalentemente per la concia del mais- con altri agenti ambientali (virus, parassiti come la Varroa). EFSA ha così isolato 355 studi pubblicati o in via di sviluppo. Buona parte di questi riguardano dati forniti dalle industrie per le richieste di commercializzazione di loro prodotti (fitosanitari e OGM).
La revisione della letteratura ha visto uno degli attori storicamente più critici con EFSA, il tedesco PAN (Pesticide Action Network), congratularsi con EFSA per i risultati ottenuti, che mostrano come le revisioni effettuate da gruppi industriali fossero fortemente distorte (riferendosi in particolare all’ International Committee on Plant Bee Relationship). EFSA ha organizzato il proprio lavoro facendo affidamento ad una Task Force interdisciplinare, coordinata dalla Unità Rischi Emergenti, e con competenze nei fitosanitari, nella salute e benessere animale, negli OGM, nella salute vegetale, nonché circa la raccolta dati e la comunicazione. EFSA si è avvantaggiata inoltre delle conoscenze di istituzioni di ricerca internazionali come la francese ANSES, la Commissione Europea , l’Agenzia Europea per l’Ambiente e la Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
L’attività della Task Force si è incentrata sulla valutazione del rischio, su misure possibili di mitigazione del rischio e sul monitoraggio.
L’anno prossimo è atteso inoltre un secondo Report, focalizzato a colmare i gap di ricerca attualmente esistenti e i fabbisogni, leggendo in profondità i dati come emergenti da questa prima raccolta.
Approccio multidisciplinare ed allargato
Uno degli aspetti centrali della valutazione di EFSA riguarda il ruolo svolto dalle api in chiave dei cosiddetti “servizi di ecosistema”, in particolare circa la funzione impollinatrice degli insetti, fondamentale anche se invisibile. Oggi sembra esistere in ogni caso sufficiente consenso su un quadro multi-causale della moria delle api, con effetti di interazione.
Nel comunicato si legge che “Il lavoro della task force è in linea con la strategia di EFSA di considerare la valutazione del rischio in modo più ampio e integrato, con una attenzione specifica ad aspetti ambientali, alla protezione degli organismi non-obiettivo e ai servizi eco-sistemici”.
Modalità di lavoro
Ogni Panel o Unità di EFSA ha raccolto i propri report ed opinioni (anche non pubblicati) relazionati alla valutazione del rischio sulle api; nonché alle misure di mitigazione e al monitoraggio, e tenendo in conto anche dati prodotti da pubblici esterni ad EFSA (es, stakeholders). Ogni rapporto così ottenuto è stato valutato sulla base degli obiettivi dello studio, risultati, conclusioni e raccomandazioni, con tabelle di facile visualizzazione.
In tal modo è stato possibile per EFSA raccogliere a settembre 2012 355 output scientifici, di cui 344 precedentemente pubblicati.
– Degli output, 311 provengono dal Panel Fitosanitari, 29 dal panel OGM, più altri 4 studi dalle unità Plant Health e Scientific Assessment Support (SAS).
– Circa il 90% degli output riguardano la revisione della sicurezza di principi attivi fitosanitari (306 in numero) e opinioni circa richieste di commercializzazione di OGM (12). Il rimanente 10% (14 opinioni) riguarda nello specifico le api, dal punto di vista della valutazione del rischio di pesticidi e del monitoraggio.
– la maggior parte degli output focalizzati specificatamente sulle api sono stati richiesti nel 2012 come approfondimento. In particolare, la collaborazione con altri enti come ANSES, che si è occupata del tema in particolare circa l’interazione di pesticidi sulla salute delle api. .
La Task Force infine riconosce che oltre alle api, altri organismi non obiettivo (Non Target Organisms, NTO) contribuiscono a rilevanti servizi ecosistemici in un contesto agricolo (come la regolazione delle avversità vegetali e parassiti, la regolazione del ciclo di decomposizione e nutrimento del suolo, la purificazione e la regolazione delle acque) e quindi le misure destinate a proteggerli possono avvantaggiarsi delle competenze interdisciplinari di EFSA entro la valutazione del rischio.
Intanto in Francia gli apicoltori (riuniti nell’UNAF) hanno raccolto oltre 300.000 firme per bloccare la coltivazione di MON810, in particolare per bloccare il rinnovo all’autorizzazione della stessa varietà. Jean Marie Sirvins, vice-presidente della organizzazione, ha riferito: “queste colture sono dannose per le api”. Sullo sfondo inoltre, la possibilità che in base alla nuova legislazione, non sia obbligatorio indicare in etichetta la presenza di polline GM, in ragione del fatto che il polline non è un ingrediente aggiunto (in base ad un parere della Corte di Giustizia Europea, come avevamo sottolineato, vai al link).
La Commissione Europea ha chiesto ad EFSA ad Aprile 2012 una revisione circa tutti i neonicotinoidi nel loro effetto sulle api. Ci si attende un parere di EFSA entro la fine di Dicembre 2012. A fine giugno 2012 il Ministero della Salute aveva annunciato un bando per l’uso di tali attivi (il quarto in 6 anni), per sette mesi.
Un altro aspetto su cui EFSA sta lavorando – dopo la consultazione pubblica dello scorso settembre (chiusa il 12 Novembre)- riguarda la valutazione dei fitosanitari, con requisiti molto più stretti nelle nuove Linee Guida varate da EFSA, al fine di dare attualità al Reg. 1107/2009. In base alle nuove disposizioni, l’industria che sottopone a EFSA nuovi pesticidi dovrà dimostrare che il proprio prodotto non intacca le colonie delle api. In particolare, si assume che un fitosanitario non debba uccidere più del 7% delle api entro una colonia per potere essere commercializzato.
Inventario delle attività di EFSA sulle api
Il comunicato Efsa
L’EFSA ha completato una revisione completa di tutte le attività di risk di valutazione e risultati scientifici relativi alle api e la salute delle api. E’ stato compilato un inventario, che sarà ora valutato da esperti scientifici dell’EFSA per identificare altri settori di collaborazione interdisciplinare, nonché i dati e le esigenze di ricerca dentro e fuori l’EFSA. Queste raccomandazioni, che saranno condivisi con la Commissione europea, direzione generale per la ricerca e l’innovazione, saranno pubblicati in una seconda relazione del prossimo anno.
L’inventario è stato compilato dalla task force dell’EFSA sulle api, che è stato istituito come parte della risposta dell’Autorità di crescenti preoccupazioni per il calo del numero di api in tutto il mondo. L’inventario ha identificato un totale di 355 risultati scientifici relativi alle api che sono stati pubblicati, o sono in fase di sviluppo, con l’EFSA, la maggior parte dei quali relativi alle domande di autorizzazione dei prodotti regolamentati (pesticidi e di organismi geneticamente modificati).
La Task Force è composto da personale con esperienza nei pesticidi, salute e benessere degli animali, gli organismi geneticamente modificati (OGM), salute delle piante, la raccolta dei dati, i rischi emergenti, e le comunicazioni. La seconda relazione si baserà sulla revisione delle attività dell’EFSA rivedendo api connesse attività di valutazione dei rischi e di ricerca svolte dalle autorità nazionali, organizzazioni europee ed internazionali come le Anses francese di sicurezza alimentare di agenzia, la Commissione europea, l’Agenzia europea dell’ambiente e l’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo.
L’obiettivo finale del progetto è quello di migliorare la capacità dell’EFSA di fornire ai gestori del rischio una consulenza completa nel campo della salute delle api, in particolare individuando le lacune di informazione ed esigenze di ricerca.
Con il suo mandato per migliorare la sicurezza alimentare dell’UE e per garantire un livello elevato di protezione dei consumatori, l’EFSA ha la responsabilità di proteggere le api e dei servizi ecosistemici da essi forniti per gli esseri umani. È tempo di portare avanti questo lavoro in modo più integrato e multidisciplinare, dato l’importante lavoro già svolto dall’Autorità in materia di valutazione dei rischi e il controllo delle api, il consenso raggiunto dagli scienziati sulle molteplici cause della perdita di api colonia; e il nuovo corpo di prove scientifiche che dimostrano il modo in cui diversi fattori possono interagire per influenzare le api.
Il lavoro della task force è in linea con la strategia dell’EFSA per l’esame di valutazione del rischio in maniera più ampia, più integrata, e sottolineando gli aspetti ambientali dei sistemi di valutazione del rischio.
22 novembre 2012