Il governatore D’Alfonso deve superare la resistenza di Roma dopo che il commissario designato dall’Agenas non ha firmato il verbale sui candidati idonei. Trattative in corso, si cerca un patto politico
Il governatore Luciano D’Alfonso ha scelto Mauro Mattioli, ex rettore e docente dell’università di Teramo, per la direzione generale dell’Istituto zooprofilattico “Caporale”: la nomina dovrebbe essere ufficializzata in settimana, ma c’è un’incognita ed è la posizione, dubbiosa se non contraria, del ministero della Salute, che per legge ha voce in capitolo visto che la nomina del dg dell’Izs di Teramo spetta al presidente della Regione Abruzzo di concerto con Regione Molise e ministero.
La giunta regionale lunedì ha validato i nomi dei quattro idonei aspiranti alla guida di Campo Boario, ovvero Antonio Petrini, Alberto Mancuso, Rossella Lelli e lo stesso Mattioli, ma è trapelato che Remo Bonichi, commissario designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas), e quindi di fatto dal ministero, non ha firmato il verbale redatto dalla commissione di valutazione degli idonei. Un’astensione di cui si dovrà valutare il peso solo dopo che D’Alfonso espliciterà il nome del candidato da nominare al ministero della Salute, guidato da Beatrice Lorenzin di Ncd. L’emanazione sul territorio della linea del ministero è il deputato Paolo Tancredi, che fin da subito ha messo in dubbio la legittimità del bando, seppur spendendo parole di apprezzamento per un altro candidato idoneo, ovvero Antonio Petrini. Quest’ultimo intercetterebbe dunque una maggiore benevolenza dal ministero, ma le ultime indiscrezioni consegnano il governatore D’Alfonso determinato a puntare su Mattioli. È evidente che il governatore deve evitare una forzatura, che potrebbe costare il commissariamento dell’istituto, attraverso un accordo politico.
È una figura, quella dell’universitario, sostenuta anche dal rettore Luciano D’Amico, e che piace al presidente D’Alfonso perché in Mattioli vede la rottura di logiche corporative in seno all’Izs. Ma che ci siano reticenze a metabolizzare il docente di Veterinaria, già fondatore dell’ospedale veterinario di Piano d’Accio, è evidente anche da un comunicato diffuso nei giorni scorsi da Santino Prosperi, ex presidente del cda del “Caporale” e aspirante candidato alla direzione, escluso dall’elenco degli idonei insieme ad altri 19 candidati. Anche qui, come è avvenuto per la presidenza del cda affidata a Manola Di Pasquale, dubbi ha sollevato Prosperi sul possesso da parte di Mattioli dei requisiti richiesti al direttore generale. Secondo Prosperi, per aspirare all’idoneità bisognava avere una comprovataesperienza nel settore della sanità pubblica veterinaria (Spv) e della sicurezza alimentare, requisito che mancherebbe a Mattioli, secondo lui «eccellente ricercatore», ma che si è sempre occupato di fisiologia e riproduzione animale.
Marianna De Troia – Il Centro di Teramo – 17 dicembre 2015