Sono rimasti in quattro a correre per la poltrona della direzione generale dell’istituto zooprofilattico di Teramo, chiamato a completare la governance in una manciata di giorni per stoppare la minaccia di commissariamento che incombe. E il governatore Luciano D’Alfonso non si farà cogliere impreparato visto che la commissione nominata per la valutazione delle idoneità dei 24 candidati ha riconsegnato il parere.
I quattro curriculum che approderanno sul tavolo del governatore sono quelli di Mauro Mattioli, Antonio Petrini, Alberto Mancuso e Rossella Lelli. E’ fuori dalla rosa degli idonei uno dei nomi dato inizialmente per favorito insieme a quello di Mattioli e Petrini, ovvero Gianluca Fiore. I quattro sono nomi già noti visto che Mattioli è docente di veterinaria, direttore generale della Fondazione dell’Università di Teramo ed ex rettore dell’ateneo, mentre gli altri tre candidati sono figure interne all’Izs. Antonio Petrini è dirigente veterinario dell’istituto di Campo Boario con esperienza in numerosi progetti dell’Oie (l’organizzazione mondiale per la sanità animale). Alberto Mancuso ha ricoperto il ruolo di responsabile degli Affari internazionali dell’Izs mentre Rossella Lelli, moglie dell’ex direttore generale Vincenzo Caporale, ha ricoperto per un periodo limitato il ruolo di direttore quando Caporale andò in pensione per poi ricoprire l’incarico di direttore sanitario dell’istituto zooprofilattico di Palermo.
I favoriti, stando alle indiscrezioni trapelate negli ultimi mesi, sarebbero Mattioli e Petrini. Il primo è fortemente sostenuto dal rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico che in Mattioli vede un anello di congiunzione ideale per l’integrazione tra il mondo accademico e l’istituto. Questo anche perché Mattioli è stato il fondatore dell’ospedale veterinario. Il rettore D’Amico ha tuttavia dichiarato che a prescindere dalla valutazione che farà il governatore, auspica che il nuovo direttore sia disponibile a percorrere un rapporto di collaborazione e di rinnovato slancio tra le due istituzioni. Dall’altro c’è Antonio Petrini, che sembra essere figura gradita all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci per la sua esperienza internazionale e perché ritenuto fin grado di intercettare la benevolenza del ministero della Salute, uno dei maggiori finanziatori dell’Istituto. Il direttore generale potrebbe essere nominato dal presidente D’Alfonso già lunedì alla prima riunione utile della giunta regionale, in modo da essere puntuali al passaggio di consegne con il direttore generale uscente. Il 14 dicembre scadono infatti i 60 giorni di preavviso che Fernando Arnolfo aveva a disposizione dopo le dimissioni.
Il Centro di Teramo – 12 dicembre 2015