“Non dobbiamo creare situazioni di allarmismo relative all’influenza nota come West Nile. Non si sono riscontrati contagi da animale a uomo, questo pero’ non significa abbassare la guardia”. Lo afferma il presidente della commissione Sanita’ del Senato, Antonio Tomassini.
”E’ bene monitorare la situazione perche’ al momento non esiste una terapia mirata in grado di attaccare direttamente il virus e non esiste ancora un vaccino specifico per l’uomo- continua -. L’unica misura di controllo possibile rimane ancora solo il controllo”.
Occasione per approfondire l’argomento e’ stata oggi la conferenza al Senato dedicata al tema, con la partecipazione, oltre a Tomassini, di Roberto Del Maso, country manager Merial Italy, Raffaele Cherchi, veterinario neurologo direttore del Dipartimento di incremento ippico Agris Sardegna, Armando Giovannini e Giovanni Savini, dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale Abruzzo e Molise, Claudio Gustavino, senatore e componente della commissione Sanita’, Giorgio Guglielmi, vicepresidente ANAC, Gaetana Ferri, direttore generale della Sanita’ animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute.
Il Senatore Tomassini ha sottolineato la rilevanza di mettere in atto due misure essenziali per il controllo della circolazione del virus: da un lato l’importanza della lotta al vettore (da parte di tutte le amministrazioni locali) con interventi di disinfezione e disinfestazione; dall’altro la vaccinazione degli equidi, meglio se con vaccino a DNA ricombinate, che si vorrebbe obbligatoria, almeno nelle zone a rischio. Parola d’ordine, quindi è PREVENZIONE. Una prevenzione che passa attraverso una capillare circolazione delle informazioni. E’ quindi essenziale, ha sottolineato con forza il Senatore, che “l’anagrafe equina vada al Ministero della Salute”.
Trait d’union degli interventi che si sono succeduti è stata l’affermazione della necessità di una comune ed efficace assunzione di responsabilità, e al livello pubblico (Ministero) e al livello privato (Allevatore), nella sorveglianza, nella profilassi e nella gestione della malattia, ma anche di una collaborazione tra le istituzioni sanitarie.
“Uomini e Animali, una sola salute” ha dichiarato Gaetana Ferri, Direttore generale della sanità animale e del farmaco veterinario. Il sistema attuale è efficace ed efficiente: unico anello debole sono le anagrafi equine, su cui si poggia l’ossatura della profilassi di stato. “Con poche risorse siamo riusciti a mettere in atto meccanismi virtuosi … E’ una malattia con cui si deve convivere, perciò essenziali diventano alcuni comportamenti: vaccinazione e denuncia dell’intervento di profilassi; conoscenza della situazione epidemiologica della propria area e di quella nella quale si vuole portare il cavallo”.
Ha chiuso i lavori il Senatore Claudio Gustavino, Componente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, “Siamo bravi. Il nostro Sistema sanitario, su questa partita c’è! E c’è per le informazioni sempre corrette e mai allarmistiche; c’è per le strategie adottate. Lavoriamo sulle cose che cerchiamo di conoscere”. Su questo concetto devono concentrarsi le future energie di tutti – ha continuato il Senatore – “e sforzarci di sostenere e contenere i costi con provvedimenti lungimiranti, riuscendo ad investire in salute, con la prevenzione, e non a difenderci dalle malattie curandole. In poche parole, difendiamo il nostro sistema sanitario e impegniamoci a fondo per cercare di evitare tagli alle risorse”.
La West Nile, nota anche come ‘virus del Nilo occidentale’, e’ una malattia infettiva, trasmessa dalle zanzare ed e’ da tempo noto per la sua capacita’ di aggredire il sistema nervoso centrale ed in particolare l’encefalo.
L’aumento dei casi in Italia tra il 2008 e il 2009 ha indotto il ministero della Salute ad avviare un programma di sorveglianza sanitaria, che si attua tutto l’anno per i casi importanti e dal 15 giugno al 15 novembre per i casi autoctoni.
La malattia, infatti, risulta avere un’incidenza stagionale legata agli attivita’ degli insetti. A causa della specificita’ dei sintomi clinici (forme simil-influenzali), spiega un dossier, la diagnosi di infezione da virus West Nile e’ esclusivamente di laboratorio. Inoltre dal 25 giugno 2012 L’ecdc ha iniziato a pubblicare le mappe di diffusione della malattia con reports settimanali.
Nel nostro paese, infatti, esistono specifiche aree a rischio infezione: sono 43 i casi di malattia neuro-invasiva da West Nile segnalati tra il 2008 e il 2011. A essere colpite 5 regioni, soprattutto Veneto ed Emilia Romagna, con una mortalita’ del 16% e un’incidenza di 0,55 per 100 mila abitanti.
Il virus viene trasmesso all’uomo e agli animali, generalmente equini e uccelli attraverso la puntura di zanzare infette, generalmente non si trasmette da persona a persona e da cavalli a cavalli.
In Italia la situazione appare preoccupante per i cavalli e altri equini: al 27 febbraio 2012 sono stati confermati oltre 90 focolai di infezione con 197 animali coinvolti.
25 luglio 2012