Ha minacciato due veterinari dell’Asl di Torre del Greco brandendo un coltello da macellaio con una lama lunga 40 centimetri. Un’aggressione che è costata al marito della titolare di un’impresa campana una denuncia per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 19 marzo scorso, quando i due veterinari si sono recati nell’azienda insieme agli agenti della polizia municipale, per compiere un’ispezione cui erano stati delegati dalla Procura di Torre Annunziata.
Nel corso della verifica il marito della titolare, con l’evidente intento di impedire l’accesso nelle celle frigorifere, ha impugnato il coltello e cominciato a batterlo ripetutamente sul bancone. Nel frattempo ha continuato a inveire e minacciare gli ispettori.
Da qui la denuncia, aggravata per aver usato violenza “ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso, o ad una qualsiasi pubblica Autorità costituita in collegio, per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente o per turbarne comunque l’attività”, reato che comporta una pena fino a sette anni di reclusione.
Dell’accaduto, che segna un’ulteriore tappa nell’escalation delle intimidazioni ai veterinari pubblici in servizio, dà notizia il Sivemp. Il Sindacato ha già manifestato “solidarietà e vicinanza ai colleghi vittime dell’ennesimo atto intimidatorio” e annunciato la propria intenzione di porre la questione all’attenzione del nuovo sottosegretario alla Salute, Vito de Filippo.
Non è la prima volta che i servizi veterinari di Torre del Greco diventano bersagli di atti intimidatori: negli anni scorsi si erano verificate altre minacce a mano armata e attentati incendiari alle auto dei dirigenti in servizio
A cura Sivemp Veneto – 3 aprile 2014