Emerge che la morìa a Palazzi è stata causata dall’aviaria non da un veleno come ipotizzato in gennaio. In un articolo del Tirreno l’assessore comunale Garigali assicura: «Nessun allarme per la popolazione»
CECINA. Diverse carcasse furono recuperate oltre un mese fa a San Pietro in Palazzi, in piazza dei Mille, in piazza Martiri di Belfiore e vicino alla scuola materna. Era il 17 gennaio, per l’esattezza. E si temette che a causare la morìa di volatili fosse stato un micidiale veleno. Invece non è così. La risposta è stata fornita ieri mattina in consiglio comunale ad un’interpellanza che, dopo il nostro servizio giornalistico, fu presentata dal consigliere del Pdl Lucia Castellacci. «Il Comune si è fin da subito attivato – ha detto Garigali – per la rimozione delle stesse rivolgendosi alla ditta Petracchi.
Dalle indagini di laboratorio svolte dall’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana è emerso che, in un quadro di assenza di lesioni microscopicamente evidenti, era presente nei volatili il virus dell’influenza aviaria, a conferma di quanto già constatato anche in altre province della Toscana». Non vi sono quindi motivi di allarme sanitario né altre cause di mortalità. «Al momento – ha dichiarato l’assessore Garigali – non sono previste iniziative particolari da parte delle autorità sanitarie in quanto si tratta di malattia confermata nell’ambito di popolazioni selvatiche. Il Comune ha interesse a garantire ai cittadini il diritto alla salute e all’integrità dell’ambiente pertanto è pronto ad attivare là dove necessario tutte le procedure di sua competenza».
Il Tirreno – 1 marzo 2014