Il decreto legge 90, convertito nella legge 114 l’11 agosto scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tre giorni fa stabilisce che le pubbliche amministrazioni non possono più assegnare incarichi a chi è già in quiescienza, ovvero in pensione.
La legge ha una ricaduta immediata sull’Azienda ospedaliera di Verona, dato che l’attuale direttore generale Sandro Caffi, proprio per effetto della nuova normativa, dovrà lasciare l’incarico. Al 31 dicembre 2014 il governatore Luca Zaia dovrà infatti sostituirlo con un nuovo dg. I rumors in ambiente politico-sanitario registrano indiscrezioni che porterebbero al segretario generale della Sanità, nonché commissario dello Iov di Padova, Domenico Mantoan (foto sopra). Che Mantoan fosse il più accreditato, vista anche la sua grande esperienza nel settore, era cosa risaputa, ma è ovvio che va capito se il diretto interessato sia veramente convinto di lasciare il ruolo che attualmente occupa in Regione. Ma i rumors non si fermano solo a Mantoan. Sempre al 31 dicembre, infatti, Zaia potrebbe nominare il direttore generale dello Iov di Padova. E qui, tra i papabili, c’è Giuseppina Bonavina, da sette anni alla guida dell’Usl 20 di Verona, ma padovana di nascita e ancora residente nella città del Santo. Se Bonavina fosse trasferita, resterebbe vacante il ruolo di direttore generale della 20. Ma i soliti bene informati lasciano intendere che una soluzione ci sarebbe: quella di affidare l’incarico a «scavalco» all’attuale direttore generale dell’Usl 22, Alessandro Dall’Ora. Dall’Ora, in pratica, guiderebbe entrambe le Usl veronesi per un anno per poi, nel dicembre del 2015, trasferirsi in toto all’Usl 20, anche se quest’ultimo aspetto dipenderà molto dal risultato delle elezioni regionali della primavera prossima.
Corriere del Veneto – 21 agosto 2014