Questo l’esito dell’incontro tra il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il suo omologo della Repubblica Islamica dell’Iran Seyed Hassan Hashemi. Affrontati anche altri temi di particolare rilevanza legati alla collaborazione a livello internazionale ed in particolare in ambito OMS.
Un memorandum d’intesa con l’Iran per la collaborazione nel settore farmaceutico e dei dispositivi medici, l’attività di formazione in campo sanitario, la sicurezza alimentare e la nutrizione. Il documento è stato sottoscritto lunedì in Campidoglio, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Presidente dell’Iran Hassan Rouhani in occasione della prima visita in Italia di quest’ultimo dopo la sospensione delle sanzioni internazionali sull’attività nucleare.
In giornata si era svolto l’incontro tra il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin con il Ministro della Salute e dell’Educazione Medica della Repubblica Islamica dell’Iran Seyed Hassan Hashemi.
Gli argomenti in discussione durante l’incontro, svoltosi in un’atmosfera molto amichevole e propositiva, hanno riguardato in modo prioritario l’attuazione del Memorandum d’Intesa le cui tematiche hanno per oggetto la collaborazione nel settore farmaceutico e dei dispositivi medici, l’attività di formazione in campo sanitario, la sicurezza alimentare e la nutrizione. Sono stati affrontati anche altri temi di particolare rilevanza legati alla collaborazione a livello internazionale ed in particolare in ambito OMS. La firma dell’Accordo è stata posta in serata, in Campidoglio.
“La scelta dell’Italia come prima meta europea da parte del Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rohani è motivo di grande orgoglio – afferma il Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia – Teheran è un alleato economico col quale il nostro Paese ha una consolidata storia di rapporti in più settori, portata avanti anche nei momenti più difficili delle relazioni tra Iran e Occidente”. Oggi infatti, l’Italia per l’Iran è il secondo partner commerciale in Ue dopo la Germania con un interscambio che ha sfiorato 1,6 miliardi di euro nel 2014, in netta crescita sull’anno precedente.
L’Iran è un paese dal potenziale altissimo: 78 milioni di abitanti, di cui due terzi con meno di 35 anni, un livello medio d’istruzione alto e un tessuto produttivo locale costituito per il 90% da PMI interessate a co-produzioni con partner stranieri. Il 16% dell’occupazione iraniana si colloca nell’industria agroalimentare, caratterizzata da una bassa percentuale di aziende statali.
“Nei primi 10 mesi del 2015 il nostro export agroalimentare verso l’Iran è valso 13,1 milioni di euro, cifra che potrebbe moltiplicarsi di 10 volte in 10 anni, e di 20 volte in 15-20 anni “, ricorda Scordamaglia. E continua il Presidente di Federalimentare: “è anche su questi dati incoraggianti che vogliamo guardare all’Iran col giusto mix di “Made in Italy” e “Made with Italy”: non solo export, ma anche investimenti e know-how italiani per valorizzare la produzione del paese partner e la sua diversificazione economica e contribuire a portare la loro Food Safety a standard sempre più elevati. Su queste premesse Federalimentare e IFIF – Federation of Iranian Food Industries Association, grazie anche alla disponibilità del suo Presidente Mohammad Reza Mortazavi, si appresteranno a firmare un Memorandum of Understanding per esprimere una convergenza di interessi, indicando una comune linea di azione nel campo dell’industria alimentare. L’accordo verrà siglato a Teheran il prossimo febbraio nel corso di una missione dedicata all’agroalimentare italiano organizzata da Federalimentare e dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
QS – 27 gennaio 2016