Il ministro dell’Economia: se ci sarà qualcosa da cambiare nelle soluzioni per lo sviluppo lo faremo Napolitano e la crisi: «Dobbiamo farcela»
MILANO – All’indomani dell’invito del presidente Giorgio Napolitano a prendere provvedimenti per la crescita, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti promette interventi: «Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri», ha detto a margine del vertice G7/G8 di Marsiglia. «Ce la dobbiamo fare, ce la possiamo fare», è tornato a ripetere Napolitano a proposito della crisi finanziaria. In una intervista a Bruno Vespa che andrà in onda sabato sera il capo dello Stato ha dettop di non aver mai dubitato «un solo momento della capacità di un Paese come il nostro che si è rialzato da cadute tremende, di trovare la strada di un nuovo sviluppo nel prossimo futuro».
LA METAFORA DEL VIAGGIO – Tremonti dal canto suo ha spiegato la situazione dal suo punto di vista facendo ricorso alla metafora di un viaggio in automobile: «Innanzitutto serve la meta, che per noi è il pareggio di bilancio – ha spiegato – la direzione è quella giusta, l’abbiamo definita bene e la raggiungeremo». Ma oltre alla meta c’è anche il problema del mezzo con cui raggiungerla: «La macchina – ha proseguito Tremonti – deve avere un buon motore deve avere benzina, bisogna fare in modo che non abbia ostacoli davanti. Noi abbiamo definito la meta, la prossima settimana dobbiamo fare un inventario» sui mezzi per raggiungerla, «dobbiamo fare un tagliando alla macchina. In quattro mesi abbiamo adottato 40 provvedimenti sullo sviluppo. Ora dobbiamo fare un inventario per valutarne l’efficacia». «Ne ho parlato con il vice direttore della Banca d’Italia» Ignazio Visco, «ne parlerò con l’Ocse e con la Commissione europea, che si sono mostrate interessatissime. Se ci sono cose da aggiungere le aggiungeremo – ha detto Tremonti – se servirà fare altro lo faremo». Il ministro si dice comunque «convinto che molte cose siano giuste, ma non note».
IL PREMIER- E della manovra è tornato a parlare anche Silvio Berlusconi. Ospite a Porta a Porta per uno speciale sull’11 settembre, il premier ha spiegato che la manovra «non dovrà essere rafforzata».
Corriere.it – 10 settembre 2011