Come già un paio di settimane fa per l’anziano che ha ucciso a bastonate un gatto, la reazione del gruppo «100%animalisti» al cane preso a fucilate dal suo padrone non si è fatta attendere. Nella notte tra sabato e domenica, gli attivisti hanno effettuato un blitz davanti all’abitazione dell’uomo e hanno esposto su un capitello uno striscione contro di lui: «Franco killer di professione. Già lo sai….».
Il gruppo che si batte per i diritti e il rispetto degli animali, è infatti riuscito a scoprire l’indirizzo di casa dell’uomo, già in passato oggetto delle loro proteste, in quanto allevatore di maiali. L’uomo, 52 anni, è finito nel mirino degli animalisti dopo che, venerdì notte, infastidito dal continuo abbaiare della sua cagnolina, una meticcia di taglia media che aveva da anni, ha imbracciato il fucile a pompa e l’ha freddata con due colpi. Un gesto crudele e immotivato per il quale l’uomo è stato denunciato dai carabinieri e dovrà ora rispondere di maltrattamento di animali, aggravato dalla morte. I militari infatti, sono stati allertati dai vicini che, nel cuore della notte, sono stati bruscamente svegliati dai colpi esplosi e si sono preoccupati. I carabinieri hanno rapidamente individuato l’abitazione da cui provenivano i colpi e davanti a loro, l’uomo non ha saputo dire altro per giustificarsi, se non che la povera bestiola abbaiava e lo disturbava. I militari, oltre a denunciarlo, gli hanno sequestrato tutti i fucili che deteneva regolarmente. Un episodio gravissimo, che arriva a pochi giorni dall’uccisione di un gatto a bastonate, da parte di un 83enne di Montebelluna. Anche lui oggetto delle rimostranze di «100%animalisti». Come per l’anziano, Enpa e Oipa hanno già annunciato che si costituiranno parte civile se si dovesse arrivare al processo. «Abbiamo scoperto il suo nome – scrivono gli attivisti sul loro sito -. Adesso dice di essere pentito, ma noi non ci crediamo. Così cerca solo di confondere le idee. Viene definito “un imprenditore agricolo che ama gli animali”, tranne quelli che uccide naturalmente e non stiamo parlando solo della povera cagnolina uccisa a fucilate». Intanto l’Oipa ha presentato al servizio veterinario dell’Usl 8, una richiesta affinché che all’uomo, oltre alle armi, vengano sequestrati anche gli altri animale d’affezione che possiede, e cioè altri cani, gatti e alcune oche.
Corriere del Veneto – 12 agosto 2014