Corriere del Veneto. L’Usl 2 arriva a 2.500 tamponi al giorno. Non bastano, bisogna farne almeno cinquemila per tracciare e isolare la variante Delta. Lancia un altro appello il dg Francesco Benazzi e si rivolge ai ragazzi (la fascia d’età che sta riscontrando il maggior numero di contagi nella Marca, dato che più di metà hanno meno di 39 anni): «Venite a fare il tampone prima di andare ai concerti e alle manifestazioni, è gratuito, non serve l’impegnativa, non serve prenotare. Penso anche a Suoni di Marca. Potrebbe essere davvero un’operazione di volontariato per il bene di tutta la collettività».
Non solo matrimoni, viaggi, eventi, sagre, partite: Benazzi pensa a tutti i momenti più affollati dell’estate. È una proposta di cui vuole discutere con gli organizzatori del festival che si tiene sulle mura. «Possiamo anche prevedere il nostro camper prima degli ingressi, ma non possiamo intercettare tutti e se gli spettatori si tamponassero 48 ore prima sarebbe più facile – continua il dg -. Non è difficile immaginare cosa succederà. Dopo che saranno entrati nell’area concerto, quando avranno voglia di cantare, gli spettatori toglieranno la mascherina. Si sentirebbero tutti più sicuri con un tampone preventivo. Dateci una mano, non costa niente». Fino ad ora, i tamponi a campione fatti ai Vax-point sono risultati tutti negativi. Ieri ai Covid point trevigiani stati trovati tre nuovi casi, 38 negli ultimi sette giorni: «Sono tutte persone non vaccinate» sottolinea il dg. Un dato molto significativo su cui fare riflessioni.
Una criticità riguarda la carenza di infermieri e oss nelle case di riposo e rischia di aggravarsi con la sospensione degli operatori che hanno deciso di non vaccinarsi nonostante l’obbligo per i sanitari.
«Abbiamo ottenuto sei assunzioni dalla Regione – spiega Benazzi -, ne chiederemo ancora se sarà necessario, ma consentiremo alle Rsa di attingere alla graduatoria dell’Azienda Zero. Potrebbero esserci molte più carenze, cerchiamo di prevenirle». L’Usl riunirà i tavoli dei direttori e dei presidenti di case di riposo per delle soluzioni coordinate, interessando anche i sindaci: diventerà un tavolo permanente per garantire la continuità delle prestazioni.
Non si sono fermate invece le terapie riabilitative dell’Usl 2: fra 2019 e 2021 le prestazioni sono più che raddoppiate. Molto è stato fatto con le potenziate cure domiciliari ma con la nuova Cittadella della Salute i posti letto passeranno da 10 a 40.