L’animale di sei chili si è avventurato di giorno in pieno centro e lì è rimasto fino all’arrivo degli esperti di fauna selvatica
TREVISO – Ore 8.30: allarme nutria in centro. Un esemplare adulto, circa sei chili di peso, praticamente come un cagnolino di piccole dimensioni, si è affacciato dentoni, baffi e codona, sotto i portici di via Sant’Agostino dopo aver vagato per il mercato. Spinto dalla curiosità è arrivato fino all’ingresso della profumeria che dà su piazza Matteotti, e là si è fermato tra gli sguardi stupiti, qualcuno ammirato altri piuttosto schifati, dei passanti. Ed è stato subito panico.
La nutria, assolutamente indifferente di fronte a tanto stupore, si è piazzata praticamente davanti alla porta. E non si è più mossa: la gente guardava lei e lei ricambiava con reciproca curiosità. Ma una nutria in centro non ci può stare. O meglio: non ci può stare così alla luce del sole. Soprattutto in un periodo come questo, dove tutti la indicano come un flagello da debellare.
Nel giro di pochi minuti sono quindi arrivate telefonate alla polizia locale e al Suem che in genere viene allertato per muovere il veterinario di turno in caso di cani abbandonati ma che non ha, o almeno non ancora, una procedura standard per le nutrie a zonzo tra i negozi. Sul posto sono quindi arrivati i vigili urbani, che non hanno potuto fare molto. Anche loro hanno fatto i conti con la flemma del grosso castoride, che nemmeno di fronte all’autorità costituita si è mosso di un millimetro. Alla fine è dovuta intervenire la Provincia, che ha mandato gli esperti in fauna selvatica: loro non hanno avuto problemi nel prendere la nutria, caricarla in una gabbia e portarla via. Ma a quel punto lo stupore della gente si è era già trasformato in simpatia. E mentre guardie e nutria si osservavano a vicenda, fioccavano commenti del tipo: «Guarda che carina»; «Che bel musetto»; «Chissà cosa le faranno, poverina».
«Purtroppo c’è un progetto di contenimento e molto probabilmente verrà soppressa – dice Mirco Lorenzon, l’assessore provinciale competente – sono sicuramente animali simpatici e intelligenti, ma vanno contenuti. Nel Trevigiano ce ne sono tra le 30 e le 40mila, francamente troppe. Se poi arrivano in piazza del Grano quando c’è gente, vuol dire che ormai anche in città sono in sovrannumero e che abbiamo un problema».
Gazzettino – 25 aprile 2013