“Fermiamo le purghe leghiste nella sanità veneta. Mettiamo al bando ogni forma di intimidazione nei confronti di professionisti, che pensano solo a fare bene il loro lavoro, non ad imparare a memoria il pensiero unico zaiano”. Lo dice, in una nota, il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone, dopo essersi recato, questa mattina, a Treviso all’ex ospedale della Madonnina per aggiungere la sua firma al documento di solidarietà indirizzato dai colleghi del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 al direttore rimosso dalla Direzione generale.
“Come è possibile – prosegue il politico IdV, medico di professione – che un valido professionista, direttore di Dipartimento e quindi esperto di fama nazionale, che interviene su un argomento scientifico di sua competenza con affermazioni non gradite al governatore, dopo poco tempo venga rimosso dalle sue funzioni a capo della Prevenzione? Vorremmo chiedere a Zaia – aggiunge Pipitone – se è più importante, per la sanità pubblica veneta, avere bravi medici, ricercatori e dirigenti che fanno con competenza ed attenzione il loro lavoro, o automi, basta che siano ubbidienti ai diktat di palazzo Balbi? Se la cura per Ebola è giusta o sbagliata, caro presidente, lo indica il medico o il politico? Questa vicenda, su cui chiederemo ufficialmente chiarezza, depositando in Regione un’interrogazione – conclude Pipitone – tratteggia un attacco inaccettabile all’indipendenza della funzione medica. Se la rimozione del capo dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 fosse collegata alle dichiarazioni sul virus Ebola, si evidenzierebbe un chiaro atto di intimidazione verso i professionisti della sanità. Caro Zaia, non vogliamo dottori addomesticati, vogliamo bravi medici”.
21 novembre 2014