Ciambetti (presidente Consiglio Veneto): “Il Ttip oggi in discussione tra Europa e Usa ma del quale non sappiamo poco potrebbe essere per noi, per la nostra agricoltura, un pericolo mortale. L’approvazione del TTIP aprirebbe la porta agli Ogm e alla carne agli ormoni, oggi leciti negli Usa e banditi in Eu. A maggior ragione segnalo questo rischio se prendo in considerazione il secondo fattore problematico che ha raggiunto livelli pericolosi, la contraffazione dei nostri marchi”.
Alla tradizionale Fiera di San Valentino a Pozzoleone nel Vicentino, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, si è intrattenuto con rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo agricolo, ritornando su alcuni passaggi del suo intervento inaugurale della manifestazione. “Credo che il problema climatico e la siccità anomala di questi mesi – ha detto Ciambetti – debba obbligatoriamente spingere la classe dirigente e i cittadini tutti ad un nuovo atteggiamento verso la risorsa acqua che si dimostra, più che mai, il vero petrolio del futuro. Occorre uno sforzo comune e un cambio culturale. Israele ci ha dimostrato che è possibile far fiorire il deserto con una gestione all’avanguardia del ciclo dell’acqua noi dobbiamo fare altrettanto, sfruttare al meglio, senza dissiparla, una risorsa preziosa.
Passando ad altri temi di attualità il Presidente del Consiglio poi ha notato come sia necessario “difendere la mostra agricoltura, al centro di un attacco convergente da parte di sistemi produttivi che praticano uno sfruttamento dell’ambiente, delle risorse irriproducibili e delle persone inammissibile. Ci sono stati e realtà che praticano il cosiddetto dumping sociale, sfruttando la forza lavoro a bassissimo costo e senza garanzie sociali e tutele, oltre al il dumping ambientale, usando tantissima chimica pericolosa e metodi di lavoro e allevamento che da noi non sono permessi. E’ chiaro che queste realtà immettono nel mercato derrate alimentari, prodotti e lavorati a prezzi stracciati, per noi insostenibili. Non c’è solo la Cina, pensiamo anche agli Usa, ad esempio, e allora capirete che il trattato atlantico, Il Ttip oggi in discussione tra Europa e Usa ma del quale non sappiamo poco potrebbe essere per noi, per la nostra agricoltura, un pericolo mortale. L’approvazione del TTIP aprirebbe la porta agli Ogm e alla carne agli ormoni, oggi leciti negli Usa e banditi in Eu. A maggior ragione segnalo questo rischio se prendo in considerazione il secondo fattore problematico che ha raggiunto livelli pericolosi, la contraffazione dei nostri marchi. Proprio perché la nostra produzione è di alta qualità, e dunque adatta ad una fascia alta del mercato estero, i nostri marchi fanno gola: pensiamo alle truffe sull’olio di oliva made in Italy che inonda i grandi supermercati, ma che di italiano ha ben poco. Non sono solo i cinesi a contraffare le nostre produzioni. Anche gli scaffali dei negozi statunitensi sono pieni di prodotti made in Usa che esibiscono etichette che fanno seriamente pensare a produzioni made in Italy o in Spain. L’olio di oliva come ho detto, o al parmigiano reggiano e persino l’Asiago, per non parlare dell’Amarone, del prosecco e via dicendo. Purtroppo l’unione Europea fa pochissimo per difendere l’agricoltura di qualità, anzi, si vede benissimo che l’Unione è succube delle grandi lobby, delle multinazionali. Purtroppo anche in Italia subiamo questa situazione: a Roma conta di più la Nestlé dei nostri allevatori o produttori. Questo governo, come il governo Monti, sta facendo scelte che favoriscono in maniera spudorata le multinazionali, pensate anche solo al caso delle autorizzazioni per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio in mare: il 28 dicembre scorso il governo Renzo ha dato in concessione un’area di circa 350 kmq attorno alle isole Tremiti per soli 1990 euro all’anno, qualcosa come 5,19 € a kmq. In un’area di pregio turistico e di rilevanza per la pesca. Fate voi: questo è il vero volto del governo, che mina la realtà locale, la nostra storia, i nostri prodotti e si svende per trenta denari al cambio di 5.19 € a Kmq” .
Consiglio Veneto – 8 febbraio 2016