«Tutti i membri del Parlamento europeo avranno pieno accesso a tutte le categorie di documenti considerati “confidenziali”, relativi ai negoziati in corso tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sulla realizzazione del Trattato di partenariato transatlantico». Il braccio di ferro per una maggiore trasparenza inter-istituzionale alla fine ha pagato. Il comunicato stampa dell’Europarlamento ha, infatti, così annunciato, lo scorso 3 dicembre, la chiusura di un accordo tra l’assemblea e la Commissione europea sulla trasparenza dei documenti collegati al Ttip. Cosa cambia rispetto a prima?
In pratica, i rappresentanti eletti dai cittadini dei 28 Stati membri avranno la possibilità di prendere visione e di analizzare i cosiddetti “testi consolidati”, ossia quelli che riflettono le posizioni della controparte americana nei negoziati, in un’apposita reading room messa a loro disposizione all’interno del Parlamento. Inoltre, potranno prendere appunti e utilizzare le informazioni come base per eventuali future iniziative politiche. L’accordo inter-istituzionale è, inoltre, concepito per assicurare che non sia compromessa la natura confidenziale dei documenti.
Non è l’Eden, ma da tempo l’Europarlamento – il cui voto favorevole o contrario deciderà alla fine le sorti di una futura bozza di accordo – chiedeva un ulteriore passo verso la trasparenza e la condivisione degli atti della controparte. A tal proposito, il commissario Ue al Commercio Internazionale, Cecilia Malmström, ha ribadito che «la Commissione ha sempre messo a disposizione dei vari governi nazionali dei singoli Stati Ue i documenti sul Ttip e continua tutt’ora a farlo». Tuttavia, prima della conclusione dell’intesa, solo un limitato numero di membri del Parlamento (30 circa) aveva accesso ai documenti classificati come «Eu-restricted», a causa della loro delicatezza poiché rappresentavano dei compromessi provvisori su nodi specifici e precari. «Undici mesi di negoziazioni con la Commissione – ha concluso Bernd Lange, presidente della commissione europarlamentare sul Commercio Internazionale – hanno finalmente dato i loro frutti. Il risultato è una grossa vittoria per il Parlamento in quanto tutti i suoi membri avranno ora la possibilità di esercitare effettivamente ed efficacemente i loro doveri di “scrutinio democratico” sulle negoziazioni riguardanti il Ttip». Lange ha inoltre aggiunto che «le condizioni di accesso ai documenti del Partenariato ottenute accresceranno notevolmente la trasparenza all’interno dei negoziati stessi. Il risultato conseguito costituirà un precedente fondamentale per la trasparenza delle negoziazioni commerciali che l’Unione europea vorrà intraprendere in futuro».
L.Ca. – Il Sole 24 Ore – 26 dicembre 2015