Il paziente si era sotttoposto a radiografie e a tre Tac, ma lo pneumologo lo aveva sempre rassicurato: «Non è nulla»
VENEZIA – Trecentomila euro per la diagnosi di un tumore data con 15 mesi di ritardo: un 65enne veneziano è stato risarcito così dall’Ulss 12 di Venezia. Sottoposto nel 2009 ad alcune radiografie e a tre Tac per una macchia sul torace, il paziente era sempre stato tranquillizzato da un pneumologo dell’ospedale “All’Angelo” di Mestre. Soltanto una visita dal primario dello stesso reparto aveva portato alla luce la presenza di un carcinoma bronchiale.
L’operazione alla quale è stato sottoposto avrebbe quindi evidenziato che il ritardo nelle cure aveva causato l’allargamento ai linfonodi del tumore. Una malattia contro il quale il 65enne sta ora combattendo con la chemioterapia. L’Ulss 12 ha riconosciuto l’errore di uno dei suoi medici e ha risarcito l’uomo con 300mila euro.
Venerdì 14 Settembre 2012 – Il Gazzettino