Europa: la Commissione adotta tre proposte legislative sulla clonazione animale e sui nuovi prodotti alimentari
La Commissione europea ha adottato tre progetti di legge sulla clonazione degli animali e sui nuovi prodotti alimentari. Due proposte riguardano il divieto di utilizzo delle tecniche di clonazione nell’UE per gli animali da allevamento nonché le importazioni di cloni. Sarà inoltre vietata la commercializzazione di prodotti alimentari derivati da cloni animali. Il progetto di legge sui nuovi prodotti alimentari invece rivede il regolamento vigente per facilitare l’accesso di prodotti alimentari nuovi e innovativi nel mercato UE, pur mantenendo un livello elevato di protezione dei consumatori. Le proposte legislative della Commissione la cui entrata in vigore è prevista per il 2016 dovranno ora passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio. Le proposte della Commissione
I punti principali delle proposte legislative:
Clonazione
Attualmente la normativa sui nuovi prodotti alimentari richiede per la commercializzazione di prodotti alimentari derivati da cloni nell’UE una apposita autorizzazione prima dell’immissione sul mercato. Tale autorizzazione deve essere basata su una valutazione scientifica della sicurezza alimentare effettuata dall’EFSA (che in un parere del 2008 confermato nel 2009, nel 2010 e per ultimo lo scorso anno ha concluso che non vi è nessuna indicazione di differenza sul piano della sicurezza alimentare tra la carne e il latte di cloni animali e quelle degli animali derivati da metodi di riproduzione convenzionali). Ad oggi, nessun operatore del settore alimentare europeo o di un paese terzo ha presentato domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato di prodotti alimentari derivati da tecniche di clonazione.
Le proposte legislative della Commissione prevedono che finchè perdureranno le preoccupazioni riguardanti il benessere degli animali nell’Unione europea non potrà essere effettuata la clonazione a fini agricoli né potranno essere importati cloni.
Il primo progetto di legge prevede il divieto temporaneo di utilizzo delle tecniche di clonazione negli animali da allevamento, nonché di immettere sul mercato cloni animali e cloni embrionali vivi.
Il secondo progetto garantisce che prodotti alimentari quali carne o latte derivati da cloni animali non possano essere commercializzati nell’UE.
La clonazione sarà tuttavia permessa per fini come la ricerca, la conservazione delle razze rare e delle specie a rischio estinzione o l’uso di animali per la produzione di prodotti farmaceutici e di dispositivi medici, nei casi in cui l’uso di tali tecniche possa essere giustificato.
Nuovi prodotti alimentari
Per “nuovo prodotto alimentare” si intende un prodotto alimentare non ancora utilizzato in misura significativa per il consumo umano nell’UE prima del maggio 1997, ossia prima dell’entrata in vigore dell’attuale regolamento, e in particolare i prodotti alimentari derivati dall’applicazione di nuove tecniche e tecnologie, quali ad esempio i nanomateriali.
Il progetto di legge sui nuovi prodotti alimentari prevede una più semplice, chiara ed efficiente procedura di autorizzazione centralizzata a livello UE più chiara, semplice ed efficiente per consentire ai prodotti alimentari sicuri e innovativi di accedere più rapidamente al mercato dell’UE.
Particolare attenzione viene riservata anche alla tutela dell’innovazione: il progetto di legge prevede infatti che, in caso di innovazione comprovata da nuovi sviluppi scientifici, l’impresa alimentare che presenta la domanda possa detenere l’autorizzazione alla commercializzazione per 5 anni prima che altre aziende possano iniziare la produzione.
Secondo il Commissario europeo per la Salute Tonio Borg “L’ iniziativa sullaclonazione animale risponde in maniera realistica e attuabile alle preoccupazioni in materia di benessere degli animali, nonché alle percezioni dei consumatori in merito ai prodotti alimentari derivati da cloni animali. Le modifiche in materia di nuovi prodotti alimentari porranno in essere un sistema più efficace, che offrirà ai consumatori dell’UE il vantaggio di un’ampia scelta di prodotti alimentari, creando un contesto favorevole per il settore alimentare europeo.”
Sicurezza Alimentare Coldiretti – 19 dicembre 2013