La Commissione Ue ha respinto la domanda di registrazione dell’iniziativa cittadina anti-Ttip che era stata presentata a metà luglio, con l’intenzione di iniziare a raccogliere il milione di firme necessarie a fine settembre. I servizi di Bruxelles hanno esaminato la richiesta e la hanno giudicata “non in linea con le basi legali” previste per questo tipo di procedura, che dà ai cittadini il potere di chiedere a Bruxelles di occuparsi di un determinato problema.
L’iniziativa, lanciata da un gruppo di organizzazioni (148 provenienti da 18 stati membri, tra cui diverse sezioni di Attac, Friends of the Earth, Greenpeace e Transparency International), chiedeva alla Commissione Ue di interrompere i negoziati per l’accordo di libero scambio Ue-Usa (Ttip) e di non chiudere quello con il Canada (Ceta).
“Non abbiamo bloccato l’iniziativa, non si tratta di una decisione politica ma di una valutazione giuridica”, ha ribattuto alle critiche di organizzatori ed eurodeputati un portavoce dell’esecutivo comunitario, ricordando che gli organizzatori dell’iniziativa hanno per questo la possibilità di contestare la decisione di Bruxelles facendo ricorso alla Corte europea di giustizia. L’accordo di libero scambio Ue-Usa ancora non esiste, per questo la Commissione non ha le competenze per agire e l’iniziativa cittadina non può dunque sussistere.
Ansa – 16 settembre 2014