Dall’Arena. Non è facile prestare soccorso a un animale ferito. Dopo la denuncia di due giovani, che nei giorni scorsi hanno segnalato a L’Arena l’assurda attesa di soccorsi per una cagna trovata ferita in mezzo alla strada, a Monteforte, tra la generale indifferenza, abbiamo voluto fare una verifica sul campo. Per scoprire che molti automobilisti fuggono dopo aver investito un animale e che la nostra provincia non brilla per il pronto soccorso ai non umani.
OMISSIONE Dl SOCCORSO. E dire che dal 27 dicembre 2012 è in vigore l’obbligo di soccorso agli animali. Il comma 9-bis dell’art.189 del Codice della strada prevede che «l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali di affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea a assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno». In caso di omissione di soccorso il verbale per l’automobilista è di un minimo di 389 euro (la sanzione massima è 1.559 euro) e viene punito anche l’eventuale passeggero che per complicità non ottemperi all’obbligo di soccorso (da 78 a 311 euro).
CHI ALLERTARE Ma chi bisogna allertare? Chi si è trovato in questa situazione sa che il rischio di passare ore al telefono, rimpallati da un centralino e da un ufficio all’altro, non è remoto. La Lav (Lega antivivisezione) nel suo sito suggerisce di contattare «il Servizio veterinario della Uiss». L’Ulss 20, interpellata, risponde che «per i cani va allertata la forza pubblica (vigili, polizia e carabinieri), i quali hanno il numero di reperibilità dei veterinari Uiss. Esiste un protocollo», fa sapere l’Ulss 20, «che prevede l’identificazione mediante lettura di microchip per cui si rintraccia il proprietario. Se non lo si trova, il cane viene comunque trattato al canile sanitario».
FORZE DI POLIZIA. La Lav, da parte sua, suggerisce di coinvolgere le forze di polizia (Corpo Forestale 1515, Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Guardia di Finanza 117, Polizie locali o municipali) se si assiste a un’omissione di soccorso e di raccogliere il più elevato numero di prove. La targa del veicolo o del motociclo che ha investito l’animale, ad esempio. Il più delle volte le Forze di polizia rimandano a altri soggetti, dichiarandosi impossibilitati a intervenire perché impegnati in rilievi più seri. E il giro vizioso continua.
ANIMALE SELVATICO. Cosa fare, infine, se ci si imbatte in un animale selvatico ferito? «La competenza è della Provincia», la risposta dell’Ulss 20, «mentre se non è selvatico il recupero e la cura è di competenza del Comune». Potrebbe risultare utile anche contattare il Corpo Forestale dello Stato (destinato a confluire nel corpo dei Carabinieri) al numero unico nazionale 1515, mentre per soccorsi in condizioni particolari si possono chiamare i vigili del fuoco. La cronaca ci dice che sono i pompieri gli angeli degli animali. E se nessuno risponde? La scelta è spesso obbligata: caricare l’animale ferito in auto e portarlo dal veterinario più vicino. E sperare che voglia curarlo.
L’Arena – 14 giugno 2016