Nessun accordo. I 27 Stati membri dell’Ue non sono riusciti a pronunciarsi sull’autorizzazione o meno all’importazione in Europa del mais transgenico Mir 162 del gruppo Syngenta, destinato all’alimentazione umana e alla produzione di mangimi.
E proprio sul fronte dell’autorizzazione lo scontro tra favorevoli e contrari è diventato rovente dopo la pubblicazione dello studio-shock dello scienziato francese GillesEric Seralini, sulla tossicità potenziale di un’erbicida contenente glifosato e del mais Ogm Nk603 resistente al glifosato. In particolare Seralini ha rimesso in discussione la durata dei test di valutazione scientifica dell’Efsa, considerati troppo brevi. E proprio l’Efsa ha annunciato che la prossima settimana pubblicherà le valutazioni preliminare sullo studio francese. La situazione è dunque di stallo. Dopo il mancato accordo tra i 27, come da prassi, il dossier torna alla Commissione Ue che deciderà se dare o meno il via libera definitivo alla sua proposta. Da parte sua la Commissione europea ieri ha ribadito che il mais Ogm Mir 162 ha ricevuto il parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel giugno 2012. Il Comitato europeo di appello sull’autorizzazione agli Ogm, ha quindi confermato – rispetto al mais Mir162, la posizione a cui era giunto lo scorso 10 settembre il Comitato permanente europeo per la catena alimentare e animale. Anche in quell’occasione i 27 non avevano raggiunto nessun parere – favorevole o contrario – sulla proposta di Bruxelles.
Il Manifesto – 3 ottobre 2012