La prevenzione è fondamentale per la sicurezza alimentare nel 21° secolo. Non possiamo permetterci di aspettare fino a quando le persone si ammalano per realizzare che c’è un problema. A sostenerlo è la Food and Drug Administration (Fda) l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici in occasione della presentazione dei nuovi standard per la prevenzione le malattie di origine alimentare.
La prevenzione è infatti alla base del Food Safety Modernization Act (FSMA), firmato dal Presidente americano Obama nel 2011 con l’obbiettivo di rafforzare il sistema della sicurezza alimentare negli Stati Uniti. Su questa base la FDA ha proposto due nuove norme contenenti i requisiti che gli agricoltori, le aziende alimentari e gli importatori dovranno seguire per prevenire le malattie a trasmissione alimentare.
Gli esperti della Fda sottolineano come le patologie di origine alimentare rappresentino un problema molto serio per gli Stati Uniti. Si stima infatti che ogni anno un americano su sei venga colpito da questo genere di malattie, con una media di circa 130.000 ricoveri ospedalieri e 3.000 decessi. Numeri che spaventano. In questa ottica la prevenzione viene quindi ad assumere un ruolo fondamentale quale strumento per migliorare la salute pubblica e contemporaneamente ridurre la spesa sanitaria pubblica e per evitare anche i danni al sistema alimentare dovuti al ritiro dal commercio di prodotti contaminati a seguito di epidemie.
Nella prima proposta della Fda viene richiesto a tutti i produttori di cibo venduto negli Stati Uniti (anche se prodotto in un altro Paese) lo sviluppo di un piano formale per prevenire i rischi che potrebbero verificarsi nei prodotti derivanti da agenti patogeni e allergeni. Nel piano andranno specificate le misure che verranno messe in atto per ridurre al minimo o prevenire tali pericoli e le modalità con le quali saranno monitorate. A tal proposito viene richiesta la redazione di apposita documentazione. Il piano dovrebbe prevedere anche le azioni da adottare per la gestione di eventuali problemi fin dal loro manifestarsi. Sarà poi compito della Fda valutare i singoli piani e provvedere alla ispezionare delle strutture per verificare il rispetto dei requisiti.
La seconda proposta riguarda invece il rafforzamento degli standard di sicurezza per la coltivazione, la raccolta e l’imballaggio dei prodotti nelle aziende agricole. Tali standard comprendono i requisiti riguardanti aree specifiche che possono fungere da condotto per i contaminanti, come l’acqua utilizzata negli allevamenti o per l’irrigazione, l’igiene del lavoratore, il letame o altri fertilizzanti utilizzati, l’intrusione di animali nelle coltivazioni, le condizioni igienico – sanitarie degli edifici e delle attrezzature. La norma proposta prevede anche disposizioni addizionali applicabili alla coltivazione, alla raccolta e al confezionamento dei germogli.
Entrambe le proposte sono state pubblicate sul sito web della Fda e saranno sottoposte al giudizio del pubblico americano per i prossimi 120 giorni.
Link http://www.fda.gov/ForConsumers/ConsumerUpdates/ucm334038.htm
sicurezzaalimentare.it – 9 gennaio 2013