Una lettera anonima, approdata in procura, in cui un «corvo» suggerisce ai magistrati di mettere il naso nella convenzione tra l’Usl 20 e l’associazione Eihp (European Institute Health Promotion) per la realizzazione di alcuni progetti affidati al Dipartimento delle dipendenze (meglio noto come Sert). Poi l’inchiesta, coordinata del pubblico ministero Paolo Sachar, con la Guardia di Finanza che inizia ad indagare.
Bisogna partire da qui per capire le ragioni del clamoroso licenziamento del dottor Maurizio Gomma, che ha diretto il Sert in sostituzione di Giovanni Serpelloni, rientrato all’inizio di quest’anno da Roma dove, dal 2008, era a capo del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo conferma il direttore generale dell’Usl 20 Maria Giuseppina Bonavina, che in una nota spiega: «Sulla base anche di accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza negli scorsi mesi, sono emerse irregolarità amministrative tali da rendere necessaria la risoluzione del rapporto di lavoro di un Sanitario. Queste irregolarità sono ora al vaglio della Procura della Repubblica».
Come spiegava lo stesso Gomma in una lettera al direttore generale del 2 maggio scorso, Eihp nasce come associazione scientifica senza fini di lucro promossa dalla stessa Usl 20 per ovviare al «problema delle sempre più presenti lentezze burocratiche», anche nel reclutamento del personale, per i tanti progetti via via affidati al Sert. È il direttore Bonavina ad approvare, il 15 dicembre 2011, la delibera che istituisce la collaborazione tra l’Usl 20 e l’associazione; ed è lo stesso dg ad annullarla, a fine luglio, una volta esplosa l’inchiesta.
Martedì il licenziamento in tronco del dottor Gomma. Provvedimento che ha pochi precedenti. Ma di cosa viene accusato esattamente questo dirigente medico in forza al Sert di Verona dal lontano 1987 che mai prima aveva ricevuto nemmeno un richiamo e anzi era sempre stato promosso a pieni voti dalle valutatori interni della stessa azienda sanitaria? In sostanza, di aver detto il falso riguardo alle competenze e alle dotazioni tecnologiche di Eihp (sarebbe lui stesso a contraddirsi nelle sue missive, secondo l’ufficio disciplinare dell’Usl 20) e di aver consentito che dipendenti e collaboratori dell’associazione lavorassero all’interno del Sert «senza che vi fosse alcuna oggettiva motivazione, ed affidando contemporaneamente agli stessi l’esecuzione di attività propria del Dipartimento delle Dipendenze». Gomma, in una memoria affidata all’avvocato Alessandra Roncà, rileva la «tardività, genericità, oltre che la totale irrilevanza ed infondatezza» della contestazione. Tra le altre cose, l’ex direttore del Sert, oltre a sottolineare come Bonavina sia sempre stata informata di tutto, spiega che è la stessa delibera del dg a prevedere che i membri dell’associazione «potranno anche partecipare alle attività presso le sedi del Dipartimento delle dipendenze». Non solo: poiché i progetti affidati a Eihp, come l’«Alert Web Monitoring» (che scandaglia la rete alla ricerca di siti che vendono droga o organizzano rave party) prevedono l’accesso a database riservati, per ragioni di «riservatezza e sicurezza» l’attività deve «necessariamente» svolgersi presso il Sert. Per Bonavina, tuttavia, Gomma è da licenziare, anche a fronte di «un’irreparabile compromissione del rapporto di fiducia».
Un provvedimento estremamente ingiusto ed abnorme», dice lui annunciando ricorso. In merito alle accuse, continua Gomma, «voglio chiarire di non aver mai fatto niente di illegale, né tantomeno ho mai lucrato con soldi pubblici», in sintesi «non ho mai fatto nulla di cui mi debba vergognare». Il medico afferma che tutelerà nelle sedi opportune il suo onore e la sua professionalità, si dispiace per i suoi pazienti e si augura di tornare il prima possibile «a fare il mio lavoro».
Alessio Corazza – Il Corriere di Verona – 13 novembre 2014