Un laureato in scienze motorie accompagna due volte alla settimana le persone desiderose di fare movimento, con la consulenza dei medici di base
L´Ulss 21 lancia il personal trainer all´insegna dello slogan «meno medicine e più moto». Il prototipo dell´iniziativa, che gradualmente si estenderà in tutta l´Uazienda sanitaria, già è decollato a Zevio sotto il nome «gruppi di cammino»: si tratta di gruppi di persone (25), senza limiti d´età, che si trovano regolarmente, due volte la settimana, per camminare insieme all´aria aperta sotto la guida di un laureato in scienze motorie.
Dopo la lotta al fumo e all´alcol l´Ulss di Legnago dichiara dunque guerra alla sedentarietà. Obiettivo: rimanere in salute a lungo e a tutte le età, evitando il più possibile pillole e prodotti farmaceutici.
Com´è noto, tutti gli esperti di medicina concordano sul fatto che camminare regolarmente può essere strategia più opportuna che assumere farmaci nel migliorare o prevenire importanti patologie cardiovascolari, diabete, ipertensione, fratture da cadute, tumori al colon e altro ancora. Oltretutto i «gruppi di camminino», facilitando gli scambi sociali, possono rappresentante un´occasione divertente per prendersi cura della salute.
Il direttore generale dell´Ulss 21, Daniela Carraro, fa sapere che il motore dell´iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Zevio, è l´Unione italiana sport per tutti (Uisp) di Legnago, presieduta dal medico Alessandro Docali. Intanto al primo «gruppo di cammino» hanno aderito principalmente persone partecipanti al progetto di prevenzione cardiovascolare primaria proposto dalla Regione con il supporto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, fatto proprio dal Dipartimento di prevenzione e dal Servizio d´igiene e sanità pubblica dell´Ulss di Legnago, rispettivamente diretti da Paolo Coin e Katia Grego. Al progetto hanno dato man forte anche i medici di medicina generale dell´Unità territoriale d´assistenza primaria (Utap) di Zevio: Pietro Bonuzzi, Eros Mischi, Giuseppe Romano e Gianni Todeschini. In che modo?
Valutando lo stato di salute di 1.370 loro assistiti di entrambi i sessi tra i 45 e i 59 anni di età. Esclusi dal progetto i pazienti con patologie già in corso, circa 300 persone, l´Utap ha sottoposto il restante migliaio di pazienti a controlli su glicemia e pressione arteriosa. Quindi ne ha valutato i fattori di rischio, quali l´abitudine al fumo, le scorrettezze nutrizionali, la sedentarietà. In presenza di uno o più parametri alterati, sono scattate le prescrizioni per migliorare il proprio stile di vita. E´ entrato in campo pure il Servizio dipendenze dell´ospedale Chiarenzi, fornendo consulenze specialistiche a quanti avessero manifestato l´intenzione di chiudere con le sigarette. Quindi è stato dato il via ai «gruppi di cammino» rivolti ai partecipanti allo screening e intenzionati a contrastare la sedentarietà.
A fine settembre o al massimo ai primi di ottobre, scatteranno inoltre incontri di gruppo e individuali volti a facilitare l´adozione di comportamenti alimentari corretti, curati dalla dottoressa Lorena Zambelli del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione, coadiuvata da una dietista e da un´assistente sociale. La fase conclusiva del progetto prevede un sollecito a presentarsi all´Utap spedito ai pazienti che non si sono fatti vedere al primo invito e, per taluni che già hanno aderito all´iniziativa, la rivalutazione del rischio a circa tre mesi dal cheek-up iniziale.
«Ad oggi lo screening cardiovascolare ha registrato l´adesione del 54 per cento degli invitati, percentuale in linea con la media regionale», puntualizza il direttore Carraro. «Quanto al futuro si auspica che la partecipazione si estenda anche a quanti in un primo momento non si sono associati al progetto». L´Ulss precisa che per gli aderenti allo screening cardiovascolare sono gratuite sia le visite preliminare e conclusiva sia la partecipazione alle attività. Per informazioni contattare la dottoressa Grego o l´assistente sanitaria Serena Padoin allo 045.6999459, o con e-mail all´indirizzo katia.greco@aulsslegnago.it.
L’Arena – 14 settembre 2012