Il manager della Sanità locale promette di far visionare ai sindaci parte dell’accordo sul project financing di Santorso. Intervista al nuovo direttore generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro. In ballo le questioni del nuovo nosocomio e i tagli
Daniela Carraro, nuovo direttore generale dell´Ulss 4, si sbilancia e promette trasparenza sul project financing. Parlando dell´accordo di Santorso lei ha detto che ormai è stato approvato e che va rispettato. E ha aggiunto: “È come se acquistassimo a rate una macchina e poi la restituissimo perchè non ci piace”. Tutto bene, se non fosse che la Sanità non è il salone dell´auto. Non è un affare fra Ulss e privati. In questa macchina ci devono salire i cittadini, i quali vantano pur qualche diritto. O no?
«Mi spiego meglio. Il project financing è un contratto che è stato regolarmente sottoscritto dalle parti e questo non è mai stato messo in discussione. E bisogna anche dire che l´opera, come prevede il contratto, è stata consegnata. L´ospedale è in funzione e i cittadini ne usufruiscono e quindi i patti sono stati rispettati. Detto questo, il contratto è molto complesso e nemmeno io posso dire di padroneggiarne tutti gli aspetti. Ora, vederlo, come è stato chiesto, serve ai cittadini per fare cosa? Non credo sarebbero in grado di decifrarne tutti i passaggi».
Beh, più che i singoli cittadini dovrebbe poter accedere agli atti chi li rappresenta. Mi viene in mente il presidente della Conferenza dei sindaci, che si è sempre lamentato di essere all´oscuro di tutto.
«Se devo essere sincera, io ho avuto un incontro con i sindaci, ma non mi hanno chiesto la copia del contratto. Mi hanno piuttosto chiesto come intendo affrontare il problema del project e come intendo relazionarmi con loro».
D´accordo, ma la domanda è: i sindaci possano vedere questo fatidico contratto?
«Penso che questo sarà possibile, sì, ma una volta che sarà stato fatto un percorso prima, altrimenti rischia di diventare illusorio e fuorviante conoscerne i contenuti, proprio per la complessità della materia. Non dimentichiamo poi che l´accordo ha anche delle clausole di riservatezza, quindi probabilmente non sarà possibile vederlo interamente. In ogni caso posso dire che mi impegnerò a fare tutto il necessario affinchè i sindaci possano esercitare il loro ruolo anche nel project financing».
Si sta impegnando pubblicamente adesso.
«Certo, guardi che ho una segnalazione all´Oscar di bilancio, per l´Ulss dov´ero prima. Sono finalista. Significa che mi è stato riconosciuto l´impegno a rendere intelleggibile e trasparente ciò che fa un´azienda socio sanitaria per i propri cittadini».
A proposito di bilanci in ordine, sono in arrivo tagli?
«Sicuramente anche questa Ulss deve affrontare il tema della riduzione del riparto, e quindi delle quote che le sono destinate».
Sta mettendo le mani avanti?
«Sto semplicemente dicendo che saremo costretti a ridurre dei costi perchè i ricavi si stanno riducendo. Il riparto, ad esempio, prevede 9 milioni di euro in meno rispetto al 2012.
E quali saranno i tagli?
«Bisogna ridurre innanzitutto i costi inutili. Io dico sempre ai primari e a me stessa per prima: “La riduzione che devi garantire ai cittadini è sui tempi morti, non sui tempi delle prestazioni”. Aggiungo che abbiamo bisogno di tagliare tutto quello che è sorpassato, superato».
Ci faccia un esempio: cos´è il sorpassato che si può tagliare?
«Allora, per operare la cateratta 10 anni fa si stava una settimana in ospedale, 5 anni fa si stava una notte, oggi si fa in ambulatorio. E questo con una tecnica che è migliore di quella del passato. È un esempio» .
Così carichiamo di responsabilità il cittadino togliendola all´ospedale. Fra poco al cittadino arriverà a casa il kit dell´allegro chirurgo per autooperarsi.
«Semmai l´ultima frontiera sarà che non interverremo più chirurgicamente ma con le cellule stamimali. Comunque, i cittadini non debbono preoccuparsi. Toglieremo investimenti sui servizi che possono essere garantiti in maniera meno dispendiosa ma investiremo su interventi che sono necessari.
Saranno solo i cittadini a dover accollarsi i sacrifici per i tagli?
«Certo che no, i sacrifici se è per quello li stiamo facendo tutti».
Beh, tutti tutti no…
«Quasi tutti. Io sto lavorando con il 20 per cento di stipendio in meno.
Dennis Dellai – Il Giornale di Vicenza -6 febbraio 2013