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Usl, «rosso» di 240 milioni. Pd: «Deficit cresciuto in maniera esponenziale. Colpa dei project». La Regione: «Ripianato»

mantozaiAumenta a 240.940.442 euro il disavanzo delle aziende sanitarie venete (11 su 24 sono in «rosso»), certificato dalla Regione con una delibera del 7 giugno. Che precisa anche come il deficit 2015 sarà ripianato con i 253,3 milioni della gestione accentrata (una quota del Fondo sanitario regionale non ripartita tra le Usl ma accantonata). Inoltre il risultato dell’esercizio consolidato 2015 ammonta a 12,4 milioni circa, dei quali 3,5 sono l’utile comunicato al ministero dell’Economia. Ma l’opposizione è critica. «Il disavanzo 2014 era di 171,4 milioni, quindi è aumentato enormemente — osserva Claudio Sinigaglia (Pd) —. La situazione più grave è come sempre quella dell’Usl 12 Veneziana, sotto di 53,6 milioni, però preoccupano questa volta anche a Padova, dove ai 24 milioni di buco dell’Ulss 16 si devono sommare altri 24 milioni di buco dell’Ulss 17, in rosso di 24,5 milioni per colpa del nuovo ospedale di Schiavonia; di Treviso, in debito di 9,7 milioni contro gli 1,2 di utile del 2014; di Vicenza, con meno 5,4, e soprattutto di Thiene. Da sempre la più virtuosa e ora invece in deficit di 18,5 milioni».

«A Verona, sommando il deficit dell’Ulss 20 (28 milioni 370 mila euro) a quello dell’Ulss 21 (14 milioni 596 mila), si arriva a quasi 45 milioni di “buco”. Un quadro tutt’altro che roseo, che temiamo possa portare al taglio dei servizi. Temiamo che la concentrazione della gestione in capo all’Azienda Zero porterà a tagli immediati dei servizi».

rossi ulss«Il disavanzo 2014 ammonta a 211 milioni — corregge Domenico Mantoan, dg della Sanità regionale — siamo peggiorati di 30 milioni e i motivi sono: il project financing che l’Usl di Este sta pagando per il polo di Schiavonia; un pezzetto di project a carico dell’Usl di Treviso per la nuova cittadella ospedaliera; e l’acquisto da parte dell’Usl di Vicenza del seminario frontale al San Bortolo, costato 15 milioni. Ospiterà punto prelievi e ambulatori e rientra in un piano di riqualificazione che coinvolge anche Regione e Comune». Il 14 luglio il Veneto presenterà i conti 2015 al ministero dell’Economia. (tratto dal Corriere del Veneto)

3 luglio 2016

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