Progressi per la sanità veneziana nelle “pagelle” sulla qualità del sistema sanitario stilate dalla Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa. Nella classifica che valuta i livelli sanitari delle regioni italiane, il Veneto, sul versante di prevenzione e cure sanitarie, viene promosso a pieni voti e le aziende sanitarie veneziane proseguono nel loro lavoro di miglioramento mentre il top resta primato dell’azienda ospedaliera di Padova. Studiando i vari “bersagli” che indicano i risultati positivi raggiunti e le criticità (l’indagine ha analizzato ben 123 obiettivi) l’andamento 2016 delle aziende sanitarie fa emergere per ciascuna azienda sanitaria quali sono i settori da migliorare e su cui investire e le performance che sono eccellenze da valorizzare.
Le zone rosse di Venezia. In zona rossa del “bersaglio” (i risultati negativi) la grande Usi 3 Serenissima unificata con Mirano e Chioggia, mostra un costo sanitario pro capite ancora troppo alto, 2.139 euro è il peggiore risultato a livello regionale, seguito solo da Belluno con 2.046 euro. Il risultato migliore, per la cronaca, a livello veneto lo fa l’azienda di Mirano con 1.586 euro. Non è buona per l’ex Usi 12 nemmeno la performance delle degenze in area medica e chirurgica. L’indice di performance della degenza media per ricoveri acuti medici è di 1,8 a Venezia. Per le degenze chirurgiche va un pochino meglio: 0,9 la media veneziana contro il meno 1,4 di Padova. Equilibrio patrimoniale. Nella fascia arancione che indica risultati “scarsi” troviamo l’equilibrio patrimoniale finanziario, problema che ritorna in altre aziende sanitarie. Il valore di Venezia (0,7) è praticamente quello di Padova (0,8), per fare un esempio. Nel caso dell’ex Asl 12 veneziana sicuramente possono pesare anche i costi del nuovo ospedale dell’Angelo. In fascia gialla, con valori medi, c’è la copertura vaccinale (92,5) e gli anziani con cure domiciliari a Venezia. Ottima è invece la valutazione per la spesa farmaceutica territoriale. Chioggia e Mirano. A Chioggia i segni negativi (fascia rossa) sono le performance di degenza chirurgica (1,9 il risultato peggiore di tutta la regione) e medica come si nota per il “bersaglio” di Mirano. Buona la copertura vaccinale a Chioggia (96,07%), ottima la spesa farmaceutica.
Tempi d’attesa e screening. L’indagine tocca tantissimi aspetti. Per esempio sui tempi d’attesa in Chirurgia oncologica le aziende sanitarie del Veneziano hanno pagelle tra il buono e l’ottimo: 26,4 giorni d’attesa a Venezia e nel Veneto Orientale, 24,5 giorni a Mirano e addirittura meno di 20 a Chioggia. Sul fronte degli screening oncologici si meritano l’ottimo Venezia, Chioggia e Veneto Orientale. Mirano si prende il buono.
Settore Urgenze. Per il settore emergenza-urgenza, tutte le strutture del Suem dell’area metropolitana garantiscono un intervento tra 18 e 20 minuti dalla chiamata di allerta. In Pronto soccorso i codici gialli visitati entro 30 minuti hanno punteggi mediamente buoni: 80,3 a Venezia; 71,2 a Chioggia; 88,6 nel Veneto orientale. Ottimo a Mirano con il 92,5. Per i codici verdi la visita entro 60 minuti vede invece i primi problemi: risultati scarsi a Venezia (68,3) e Chioggia (67,9). Buone le prestazioni a Mirano (83,6) e Veneto Orientale (82,1). Gli accessi al Pronto soccorso con ricovero entro le otto ore premiano con un ottimo tutte le quattro aziende sanitarie veneziane: si va dal 98 al 96,8 per cento. Anche la percentuale di assenze è in linea con il dato regionale: 10,8 a Venezia; 10,7 nel Veneto orientale; 10,6 a Chioggia e 10,5 a Mirano. Ricoveri. I ricoveri per acuti hanno costi alti a Chioggia (5.552 euro), Venezia (5.023 euro) e Mirano (4.920 euro) mentre il costo è in linea per il Veneto Orientale (4.711 euro).
Il tasso di appropriatezza medica (tasso di ospedalizzazione per 10 mila abitanti) fa prendere l’ottimo a Venezia (118,4), Mirano (125,9) e Chioggia (99,8) e il buono a Mirano ( 125,9). Le fratture al femore operate entro 2 giorni vedono voti ottimi per Veneto Orientale (92,2), Mirano (89,6) e Chioggia (84) mentre deve migliorare Venezia con 64,6. Magra consolazione: Padova, azienda ospedaliera al top m Regione, fa ben peggio di Venezia: 46,6 e voto scarso.
Quadro complessivo. Le note liete pongono la sanità veneta, nel suo complesso sul podio nazionale con Lombardia ed Emilia Romagna ma restano lunghi i tempi d’attesa per gli interventi oncologici alla prostata e il costo pro capite dei pediatri di libera scelta e la delusione per il settore salute mentale con il 5% di ricoveri ripetuti entro 7 giorni per le patologie psichiatriche.
La Nuova Venezia – 22 giugno 2017