Dopo i presidenti delle Conferenze dei sindaci delle Ulss vicentine, anche Variati critica la riforma sanitaria proposta dalla giunta Zaia. Al centro delle polemiche c’è il disegno di legge della Regione destinato a ridurre le Ulss venete da 21 a 7 e a istituire l’Azienda Zero. Un piano destinato a cambiare il sistema socio-sanitario regionale e che, secondo Zaia, dovrebbe concretizzarsi entro l’anno. Intanto però piovono dubbi e malumori.
Che per il sindaco, presidente della Provincia, nonché numero uno dell’Upi, hanno queste fondamenta: «Le Regioni e le città metropolitane diventeranno soggetti aggregatori e accadrà, ad esempio, che la Calabria acquisti siringhe per tutte le ULss italiane, non solo per le proprie, al costo del bando di Venezia». «Alla luce di tutto questo – si chiede Variati – serve ancora questa riforma?». E sulla prospettata separazione di sociale e sanità: «Sarebbe un grave errore che si perdesse la dimensione socio-sanitaria che aveva fatto del Veneto un’eccellenza italiana – considera -. Questi due aspetti si devono intersecare. Ora tutto diventa sanitario? Sarebbe un grave errore, come tornare indietro di 20 anni».
E infine Variati lancia l’allarme: « Attenzione, perché si rischia di fare una nuova legge, di impostare una riorganizzazione dei servizi e alla fine, a consuntivo, si spenderà di più».
Il Giornale di Vicenza – 20 ottobre 2015