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Veneto Agricoltura, scaduta proroga ma Zaia dice no al commissario

Scaduta la proroga del mandato all’amministratore di Veneto Agricoltura, Pizzolato. Reolon vuol dare battaglia

La foresta del Cansiglio, tra le meglio tutelate d’Italia, non resterà senza protezione, anche se ieri è scaduta la prima proroga dell’amministratore unico di Veneto Agricoltura, Paolo Pizzolato. La Regione ha 45 giorni di tempo per provvedere alle possibili alternative.

«Il commissariamento? Non mi pare la soluzione più adeguata», ha risposto ieri il presidente della Regione, Luca Zaia, ad una domanda del Corriere delle Alpi. «In ogni caso», ha proseguito, «a decidere non è il sottoscritto, bensì il consiglio regionale».

E proprio in consiglio c’è chi la pensa in modo diverso. Uno per tutti, Sergio Reolon, del Pd. «Il commissario è la soluzione provvisoria più adatta per decidere con tranquillità il futuro gestionale di tutto il sistema agricolo del Veneto, a partire da che cosa si vuol fare di Avepa», il nodo più intricato da sciogliere per gli enti e le agenzie della regione.

In attesa che si concretizzi una prospettiva, intanto, gli amministratori regionali e di Veneto agricoltura prendono tempo su alcuni delicati problemi: niente caccia ai cervi, ma semmai recinzioni dei tratti di bosco più delicati (è stato l’“ambientalista” Zaia, la primavera scorsa, a fermare la mattanza già programmata); niente alienazione, per il momento, dell’albergo San Marco (per altro condivisa trasversalmente, perfino dagli ambientalisti), né della struttura che ospita il golf (18 buche a parte, che non saranno vendute).

«Non deve preoccupare la conclusione della prima proroga per l’amministratore di Veneto Agricoltura, perché mi hanno detto, gli esperti di Palazzo Balbi, che ce ne piò essere una seconda, senza dover ricorrere al commissariamento». Pizzolato, dunque,può dormire sonni tranquilli; bisognerà vedere, invece, se Giorgio Bonet, il direttore generale, sarà confermato, nonostante sia già in quiescenza. Le normative lo consentono, ma negli ambienti politici, sia di maggioranza e, soprattutto, di opposizione, c’è qualche riserva. Nel prossimo dibattito in consiglio regionale il bellunese Reolon calerà, in ogni caso, un asso: l’istituzione di un parco o, quanto meno, di una riserva naturale per il Cansiglio, «in modo che la gestione sia tolta alla Regione e consegnata alle amministrazioni locali, come chiedono direttamente i sindaci, ma con precise norme di salvaguardia».

Da parte sua l’amministratore unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato ha fatto il punto ieri a Belluno sulla fine del suo mandato. «Ci tengo a ricordare che l’ente che ho guidato non solo risparmia, ma produce anche utile. La Regione deve andare a cercare buchi da qualche altra parte. Noi porteremo a casa, a fronte dei 14 milioni che ci arrivano dalla Regione, ben 48 milioni di euro di fondi europei frutto di progetti degli ultimi 8-9 anni. Il mio stipendio da amministratore unico è tra i più bassi (123mila euro all’anno lordi) e ho avuto una decurtazione del 30%, anziché del 10% come altri». Insomma, Veneto Agricoltura produce reddito (secondo i dati forniti ieri quest’anno un milione e 658mila euro in più rispetto agli altri anni )e non costa nulla.

Il consigliere regionale Sergio Reolon si è comunque mostrato fortemente critico nei confronti dell’atteggiamento di Pizzolato. «Assolutamente fuori luogo», commenta. «Un’arringa autoincensativa che poteva risparmiarsi. Se voleva fare propaganda politica bastava che andasse da Zaia. Il tono con cui è venuto a Belluno non mi è piaciuto. A questo proposito mi muoverò con qualche atto in consiglio regionale».

Tribuna di Treviso – 3 novembre 2012

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