Conferendo i super-poteri al prefetto Franco Gabrielli, di fatto ieri il Consiglio dei ministri ha posto sotto tutela il Campidoglio, per metterlo in sicurezza dal rischio di infiltrazioni mafiose. «Fine di Roma Capitale», ha prontamente sentenziato il governatore Luca Zaia, accompagnando l’epitaffio con un’accusa di doppiopesismo a carico del premier Matteo Renzi: «Salva gli amici, rottama gli altri. Tanto varrebbe far governare Roma dalla guardia di finanza».
Ma a quanto pare questo è solo il primo di una serie di colpi che il Veneto promette di scaricare sulla città eterna: martedì infatti il consiglio regionale discuterà, e verosimilmente approverà grazie all’asse padan-grillino, una mozione che impegna la giunta ad esprimere «tutta la propria contrarietà» alla candidatura romana per i Giochi Olimpici del 2024 «per motivi etici, morali, economici, sociali, estetici».
Settimana a dir poco bollente sul fronte delle relazioni fra Veneto e Roma. Prima il velenoso post su Facebook di Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco di Vicenza, al rientro da un viaggio: «Addio Roma, vergogna d’Italia, tappa forzata di una sosta notturna. Addio, capitale della cialtroneria e dell’inefficienza, dove nulla ma proprio nulla funziona». Poi la testimonianza sempre sul social network dell’assessore regionale Elena Donazzan, in trasferta capitolina per esigenze televisive, su bellezze storiche opposte a bruttezze affaristiche: «Io amo questa Roma e detesto quell’altra». Quindi appunto i tweet di Zaia sulle decisioni del governo per bonificare Comune e Giubileo.
La prossima puntata è attesa per il 1° settembre, quando a Palazzo Ferro Fini sarà messo ai voti il documento proposto da Antonio Guadagnini di Indipendenza Noi Veneto e sottoscritto da altri 22 consiglieri di Lega Nord, Zaia Presidente e Movimento 5 Stelle. La tesi? «L’organizzazione dei grandi eventi sportivi si è sempre dimostrata a Roma un fallimento». Ma non è escluso che sotto ci sia anche la rivalsa per Venezia 2020, candidatura strappata da Roma, anche se alla fine cassata dal governo Monti.
Angela Pederiva – IL Corriere del Veneto – 28 agosto 2015