Primo si’, da parte della commissione attivita’ produttive del consiglio veneto, al disegno di legge della Giunta in materia di produzione e vendita di pane: hanno votato a favore i rappresentanti di Lega, Idv e gruppo Misto, astenuti quelli del Pd.
”Obiettivo dell’iniziativa legislativa – ha spiegato l’assessore Isi Coppola, e’ promuovere e tutelare chi fa il pane fresco in giornata, a vantaggio dei consumatori e di chi continua a praticare il mestiere del fornaio coniugando tradizione e qualita”’.
Regolamento, registro e marchio di qualita’ sono gli strumenti della proposta di legge che dovranno servire a fare chiarezza e a regolare in modo trasparente la concorrenza tra forni e punti vendita, tra panifici artigianali e aziende che commercializzano prodotti precotti o congelati, e a premiare la qualita’ del pane impastato, lievitato e sfornato in giornata. Le nuove norme definiscono cosa si intende per pane fresco, i requisiti di chi fa il panificatore e gli obblighi formativi previsti a garanzia della qualita’ del prodotto e della tutela del consumatore.
Per valorizzare i panifici che sfornano prodotti tipici, espressione delle tradizioni culturali e culinarie del Veneto, si prevede l’istituzione del marchio ‘forno di qualita” e di un registro regionale delle specialita’ tipiche del Veneto. In caso di mancato rispetto dei requisiti dell’arte panificatoria o dei relativi obblighi formativi scatteranno sanzioni variabili dai mille ai 12 mila euro, destinate a raddoppiare in caso di recidiva.
Pur condividendo l’esigenza di valorizzare chi produce il vero pane fresco rispetto a chi vende pane surgelato di incerta provenienza, i rappresentanti del Pd hanno espresso riserve sull’intero impianto della legge.
”Sara’ una norma inutile che non produrra’ alcun risultato – ha dichiarato Roberto Fasoli, vicepresidente della commissione – se non creare ulteriori appesantimenti alla categoria e impegnare la Regione nel difficile compito, forse impossibile, di regolamentare la tipicita’ dei prodotti da forno di origine veneta”. ”Non e’ vero che questa legge non creera’ nuovi adempimenti e nuova burocrazia per i panificatori, come assicura l’assessore”, ha aggiunto Claudio Niero, che in aula sara’ il controrelatore di opposizione.
Niero ha evidenziato gli obblighi di formazione e di aggiornamento previsti per i responsabili della produzione e l’istituzione del registro regionale delle specialita’ da forno tipiche della tradizione veneta.
”Ci auguriamo che venga rivisto anche l’impianto delle sanzioni – ha proseguito – perche’ appaiono decisamente sproporzionate, rispetto a quelle applicate in materia di estrazioni illecite da cava o agli albergatori abusivi”.
Asca – 14 novembre 2013