Annunciato in occasione dell’ultima campagna contro i furbetti del ticket, la scorsa estate, il nuovo protocollo d’intesa tra la Regione e la Guardia di Finanza nel campo della sanità è stato deliberato in giunta nella seduta della scorsa settimana, su proposta del governatore Luca Zaia.
Le fiamme gialle continueranno le verifiche sulle prestazioni agevolate e sulle esenzioni, che hanno già portato alla scoperta di oltre 4 mila «finti poveri», ma allargheranno lo spettro della loro azione in corsia anche alla spesa farmaceutica, ai costi per l’acquisto dei servizi e dei macchinari, a quelli per l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione degli immobili delle Usl, ai privati convenzionati, alle prestazioni intra moenia e all’attività dei medici di base, sia pediatri che di medicina generale.
L’obiettivo, si legge nella delibera, è quello di «contrastare gli illeciti caratterizzati da più rilevanti profili socio-economico e finanziari in materia di spesa pubblica sanitaria», anche su segnalazione della stessa Regione, che grazie ai propri uffici ed alle Usl potrebbe venire a conoscenza di «situazioni potenzialmente irregolari». Il protocollo prevede anche la costituzione di una cabina di regia, composta dall’Ufficio operazioni del comando regionale della Finanza e dall’Unità progetto programmazione risorse finanziarie della Regione, guidata da Carlo Matterazzo. Piccola curiosità: Palazzo Balbi si impegna anche a fornire alle fiamme gialle, «qualora vi sia la disponibilità di bilancio» mezzi o materiali utili all’esecuzione di «più efficaci controlli rispetto all’ordinaria attività». L’accordo durerà per i prossimi 3 anni.
Corriere del Veneto – 4 dicembre 2012