C’è un secondo fattore di preoccupazione emerso, ieri, nella relazione sanitaria del Dipartimento di prevenzione dell’Usl 20. «E’ tornata la poliomelite nell’area mediterranea – spiega il direttore Massimo Valsecchi -: un allarme che non c’era dal 1996. Sono già ventidue i casi accertati in Siria, confermati dopo tutta una serie di segnalazioni in Egitto. In Libia, secondo noi, c’è solo da aspettare. Il problema, infatti, è che la Polio segue fedelmente le situazioni di guerra perché queste scardinano il servizio sanitario esistente».
Perché aver paura anche a Verona, lontana da questi fronti di guerra e di virus? «Perché dobbiamo tener conto che resta sempre quel 4% di bambini che non viene vaccinati – prosegue Valsecchi -: finchè restano qui è un conto, la nostra è una terra sicurissima. Ma se si tratta di bimbi stranieri che i genitori iniziano a portare su e giù dai Paesi d’origine, il rischio potrebbe alzarsi». L’allarme, dunque, è preventivo, proprio per far capire alla popolazione come tutelarsi e tutelare gli altri.
Gli esperti, infatti, anche ieri hanno sottolineato come «per un caso di poliomelite evidente, ce ne sono altri cento asintomatici». Come dire: attenzione, che ci si potrebbe svegliare troppo tardi.
Corriere del Veneto – 4 dicembre 2013