Proposta di legge di “Verso Nord” per tagliare la spesa. La ricerca di personale affidata ad agenzie specializzate esterne
VENEZIA – Si salvano la Fenice, l’Arena di Verona, il Corecom e pochi altri. Spariscono Difensore civico, Veneto Agricoltura, Ater, ente per le ville e una decina di commissioni. Vengono dismessi Veneto Sviluppo, l’ente per le Strade, le Expo, al Finest e una manciata di Fondazioni. È la consistente cura dimagrante per la Regione contenuta nel progetto di legge del capogruppo di Verso Nord, Diego Bottacin firmato anche da Pietrangelo Pettenò (Sinistra Veneta) e depositato oggi a Palazzo Balbi. Prevede la chiusura di tutte le società, enti e organismi non indispensabili allo svolgimento delle funzioni istituzionali e la dismissione delle partecipazioni regionali. Il progetto di legge prevede poi nuove procedure per la selezione del personale, basate su competenza e merito.
«Nella fitta rete delle partecipazioni regionali in società, enti e organismi», spiega il capogruppo di Verso Nord, Diego Bottacin, «si celano sovrapposizioni di competenze, inefficienze burocratiche e l’ormai annoso malcostume delle clientele politiche. Con questa iniziativa, riduciamo la spesa pubblica improduttiva, riorganizziamo in modo più efficiente la macchina regionale e introduciamo un meccanismo che sottragga le nomine all’arbitrarietà della politica».
«Il riordino e la riorganizzazione sono ormai ineludibili», sottolinea il consigliere delle Sinistre, Pietrangelo Pettenò «La proposta pone fine all’uso di concedere negli enti e nelle società partecipate trattamenti economici superiori rispetto al personale della Regione e dall’altro alla proliferazione di contratti atipici». Su riorganizzazione ed efficienza, conclude il consigliere Andrea Causin: «Tutte queste agenzie esterne sono ormai vecchi arnesi, pensati per quando le disponibilità di bilancio erano doppie rispetto alle attuali. Oggi non hanno più alcun senso».
Verrebbero mantenute solo le società previste da leggi statali. Saranno infine introdotte procedure di nomina che elimineranno ogni confusione tra affiliazione politica e competenza, in favore di quest’ultima, per approdare a un sistema pienamente meritocratico. Il progetto di legge prevede l’affidamento della ricerca del personale a una società di consulenza aziendale. La discrezionalità del Consiglio regionale rispetto alle nomine e alle designazioni sarà limitata all’interno delle proposte di candidatura selezionate dall’Agenzia.
Gazzettino – 13 giugno 2012