La Chiesa della Fratta, a Carré, complice anche il brutto tempo, ieri mattina si è trasformata davvero in un´Arca di Noè. Durante la messa delle 11.30 infatti nei banchi, tra un fedele e l´altro, era possibile scorgere cani, coniglietti e uccellini; tutti composti, in attesa della benedizione a loro riservata.
Si è svolta senza inconvenienti la prima messa aperta anche agli animali, celebrata nel giorno della festa di San Martino da don Alfredo Neri su proposta dell´Associazione Aurea di Schio, impegnata nel promuovere il contatto tra uomo e animali secondo i criteri della pet therapy.
Un centinaio le persone presenti, alcune accompagnate da un amico “peloso”, altre semplicemente incuriosite dall´idea.
Almeno una ventina i cani, di tutte le taglie. All´ingresso della chiesa, apposta per loro, un cesto pieno di biscotti; un modo per frenarne l´abbaiare durante la predica.
«Diamo il benvenuto a tutti, ai fedeli, agli amici dell´associazione Aurea e ai nostri amici animali – ha detto don Alfredo Neri – l´iniziativa di oggi ci fa capire che gli animali non fanno solo compagnia, ma possono essere anche d´aiuto per i fratelli bisognosi e per chi sente l´esigenza di un sorriso. Ci sono vicini senza chiedere nulla in cambio. Anch´io ho avuto un´esperienza bellissima con un cagnolino di nome Pippo nella parrocchia precedente. Non era mio, ma veniva sempre a trovarmi e sembrava avesse un senso di rispetto nei confronti della chiesa. Quando me ne sono andato e ho dovuto lasciarlo, ho pianto».
Soddisfatti anche gli organizzatori. «Siamo molto grati per questa giornata – ha detto la presidente di Aurea Anna Dalle Molle – che riassume il senso della nostra associazione, nata per stimolare una relazione positiva tra l´uomo e l´animale».
La formula è stata promossa anche dai fedeli presenti, che hanno apprezzato l´idea e hanno auspicato che possa essere ripetuta ogni anno
Il Giornale di Vicenza – 13 novembre 2012