Gli investigatori vogliono capire se i ritardi che continua ad incontrare la nomina dei 15 primari da assegnare a sei Asl e a due Aziende Ospedaliere del Veneto, siano solo frutto del caso oppure se qualcuno cerca di intralciare la nomina.
Quattro reparti, fra Mestre e San Donà, sono senza dirigente da un anno e la designazione non viene ancora formalizzata dalla Regione. «Solo un disguido», si spiega a Palazzo Balbi. Ma le Fiamme Gialle vogliono vederci chiaro
Nomine dei primari, ora indaga la Guardia di Finanza. Le anomalie che da più parti sono state segnalate nella nomina di alcuni primari all’Asl 12, ora sono al centro delle attenzioni dei finanzieri del Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria di Venezia. Gli investigatori vogliono capire se i ritardi che continua ad incontrare la nomina dei 15 primari da assegnare a sei Asl e a due Aziende Ospedaliere del Veneto, siano solo frutto del caso oppure se qualcuno cerca di intralciare la nomina. La Guardia di Finanza parte dal fatto che la legge prevede che un posto da primario vacante deve essere coperto entro sei mesi o al massimo, con una proroga, entro un anno. Ci sono casi come all’Asl 12 veneziana in cui l’anno è passato da parecchio.
Questi ritardi, anomali, hanno spinto alcuni primari già nominati e qualche associazione a rivolgersi alla Guardia di Finanza. C’è infatti il sospetto che si voglia far trascorrere i termini in modo che le nomine, che spettano ai direttori generali, vengano fatte dai nuovi direttori generali (dg), che subentreranno a inizio anno. La leghe prevede che il dg a sua discrezione, insindacabile, pescando dalla lista uscita dal concorso, scelga il primario. Da più parti temono che le scelte siano diverse da quelle fatte dai vecchi dg che si sono basati sui risultati dei concorsi. Ecco quindi gli esposti alla Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle veneziane indagano su tutto il pacchetto delle nomine di primari, anche perché i ritardi sono consistenti per tutti gli incarichi anche se i sospetti di chi ha presentato gli esposti riguardano in particolare una parte di posti da coprire e cioè i tre dell’Asl 12.
Non è un mistero che il dg Antonio Padoan non stia simpatico a una parte della dirigenza regionale e di conseguenza si sospetta che i tre primari scelti dall’amministratore mestrino, che proprio a fine anno lascia l’incarico, siano quelli più a rischio.
Comunque anche ieri l’addetto stampa dell’assessore regionale Luca Coletto ha confermato che si tratta solo di un errore e che nel Bur di domani sarà pubblicata la delibera.
Già il 28 novembre scorso la cosa sembrava essere risolta con delibera della giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. Per ciò che riguarda il Veneziano, una delibera importante, che sblocca le nomine per i primari di Cardiologia e Cardiochirurgia, a Mestre, e di Oncologia, per Mestre e Venezia e di Psichiatria-disturbi alimentari per il Veneto orientale (Asl 10). Dal 28 novembre però la delibera non è ancora stata pubblicata sul Bur (Bollettino ufficiale della Regione) e ai direttori generali delle Asl non sono ancora arrivate le lettere del segretario regionale della Sanità, Domenico Mantoan.
Il ritardo sarebbe dovuto a un errore nella trascrizione del dispositivo (la parte della sentenza che produce gli effetti) della delibera di giunta: dal testo sarebbe scomparsa, sempre per errore, la parte relativa all’Asl 10. La cosa strana è che quando tutto sembrava in regola la delibera non è stata pubblicata sul Bur di martedì scorso.
La Nuova Venezia – 13 dicembre 2012