E dunque alla fine, dopo lungo braccio di ferro, i vitalizi degli ex consiglieri verranno tagliati. Il dado ormai è tratto: la proposta messa a punto dall’Ufficio di presidenza dovrebbe essere firmata oggi da tutti i capigruppo (che ieri l’hanno letta e vagliata), passare all’attenzione della commissione la prossima settimana ed approdare in aula nell’ultima seduta in agenda prima di Natale, quella del 16 dicembre.
Cosa prevede il testo, che tra l’altro verrà sottoposto oggi alla conferenza nazionale dei consigli regionali? Un contributo di solidarietà, applicato dal 2015 e per tre anni, pari al 5% per chi percepisce una pensione lorda inferiore ai 2 mila euro al mese, all’8% tra i 2 mila e i 4 mila euro, al 10% tra i 4 mila e i 6 mila euro, al 15% sopra i 6 mila euro. Se il vitalizio goduto in virtù del passaggio a Palazzo Ferro Fini è cumulato con un altro vitalizio, magari da parlamentare o da eurodeputato, il contributo può arrivare fino al 21%. Sempre sul fronte dei costi della politica, si segnala il risparmio messo a segno dal consiglio grazie alla revisione dei meccanismi di finanziamento dei gruppi (200 mila euro) a cui si aggiungono oltre un milione di taglio al costo del personale (grazie al blocco del turnover), più altre riduzioni varie ed eventuali, che portano il bilancio di quest’anno a 50 milioni di euro, 2,2 milioni in meno del 2013. «Credo che questa sia una ulteriore prova di buon governo – commenta Valdo Ruffato, presidente del consiglio – che prosegue una politica di corretti contenimenti di spesa già avviata negli anni scorsi». Ora la cifra risparmiata sarà «restituita» alla giunta, verso cui Ruffato anticipa una richiesta: «Chiederò all’assessore al bilancio, a nome dell’Ufficio di presidenza, di destinare questi risparmi al supporto del mondo della disabilità».
Corriere del Veneto – 4 dicembre 2014