Le tartarughe marine e i cetacei che durante la stagione estiva popolano l’Alto Adriatico avranno da quest’estate un luogo sicuro dove ricevere le prime cure in caso di incidente. Si tratta del Centro di primo soccorso che nascerà nel Centro di soggiorno Morosini agli Alberoni, grazie al progetto europeo Netcet (Rete per la conservazione di cetacei e tartarughe marine in Adriatico), di cui il Comune di Venezia è capofila.
L’intervento, triennale, con un finanziamento di circa 2 milioni di euro, sarà gestito dal punto di vista operativo dal Museo di Storia naturale di Venezia ed è stato presentato ieri a Ca’ Farsetti dal direttore della Direzione Ambiente e Politiche giovanili, Andrea Costantini, dalla dirigente del Settore Politiche Internazionali e Comunitarie, Paola Ravenna, dal direttore del Museo di Storia naturale, Luca Mizzan, e dalla presidente dell’Istituzione Centri Soggiorno del Comune di Venezia, Anna Maria Giannuzzi Miraglia. Netcet è uno dei quattro progetti approvati nel 2012 di cui il Comune di Venezia è coordinatore e vede la partecipazione di 13 partner di 5 paesi diversi: Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania. Per farlo il Centro Morosini metterà a disposizione degli spazi per realizzare delle apposite vasche, che ospiteranno le tartarughe e i cetacei in attesa che vengano trasferiti nei centri di cura dell’Università di Padova, dove saranno curati da veterinari e biologi marini. Durante la stagione estiva infatti le tartarughe che si spingono nell’Alto Adriatico per cibarsi e amano rimanere sulla superficie dell’acqua per scaldarsi al sole, spesso vengono gravemente ferite nell’impatto con imbarcazioni. E così, purtroppo a volte anche prive di vita, si spiaggiano sui nostri arenili. Grazie a questo progetto le tartarughe ferite o morte verranno recuperate e portate nel Centro di primo soccorso che sorgerà appunto al Morosini entro l’estate 2013
La Nuova Venezia – 8 dicembre 2012