Presenta i sintomi di un’intossicazione alimentare dopo aver mangiato del pesce acquistato all’Ipercoop. Una signora di San Donà, M.B., si è già rivolta a un legale, l’avvocato Luca Pavanetto, dopo aver ricevuto una lettera dalla direzione di Bologna che informava i soci del ritiro di una partita di pesce spada e tonno a pinne gialle del fornitore Ricardo Fuentes.
Un ritiro, come precisato nella lettera informativa ai soci, “a scopo cautelativo”. La donna aveva già i sintomi di un’intossicazione alimentare e per questo aveva telefonato al servizio clienti. Il tonno era in offerta, appunto per i soci, ma acquistabile da tutti i clienti. M.B. aveva manifestato in precedenza i sintomi di intossicazione alimentare che, secondo i primi accertamenti, sarebbe stata causata dall’istamina, sostanza presente nel pesce conservato per lungo tempo o in modo sbagliato. L’avvocato Pavanetto, che è anche avvocato per l’associazione consumatori Adusbef, lancia l’allarme e si prepara alla richiesta di risarcimento e a costituirsi parte civile in un eventuale processo. «La mia cliente stava male», spiega, «problemi cardiaci, difficoltà respiratorie e sintomi sospetti. Quando ha ricevuto la lettera della Coop si è resa conto di quanto accaduto. Aveva acquistato il pesce all’Ipercoop, proprio quello indicato nella lettera, attirata anche dal notevole sconto riservato ai soci. Ricevute le prime cure, aveva dunque contattato il servizio clienti Coop che in un primo momento aveva minimizzato il problema. Successivamente la stessa Coop si è messa in moto per allertare tutti i soci che avevano acquistato le vaschette di pesce in questione, non riuscendo tuttavia a far arrivare la notizia agli acquirenti non soci». La donna si è sottoposta a vari esami e accertamenti che sono ancora in corso. «La tutela del consumatore», conclude l’avvocato, «soprattutto in campo alimentare non deve mai essere dimenticata, perché c’è in gioco la salute. Mi sarei atteso poi dalla Coop una comunicazione pubblica e non riservata ai soli soci».
La Nuova Venezia – 8 febbraio 2013