Con nota del 28 agosto la Direzione generale sanità animale del Minsalute ha disposto un’attività straordinaria di controllo sugli allevamenti di galline ovaiole per verificare la presenza di Fipronil e Amitraz in uova di produzione nazionale. Nella circolare vengono fornite indicazioni sui campionamenti da effettuare, le loro modalità e tempistiche.
Il Ministero della Salute ha comunicato ieri le ulteriori iniziative riguardanti il controllo ufficiale avviato negli allevamenti del territorio nazionale, che prevedono prelievi di campioni in 845 unità, e la prosecuzione – che sarà rimodulata sulla base degli esiti della prima serie di controlli eseguiti – di quelli sulle fasi successive alla produzione primaria.
E infatti necessario intervenire urgentemente sugli allevamenti nazionali, scrive il direttore generale Silvio Borrello, per verificare un utilizzo fraudolento di prodotti non autorizzati e stimarne i livelli di contaminazione, con un piano di controllo e campionamento straordinario che deve essere svolto a livello regionale dalle autorità competenti locali, se necessario in collaborazione con il Comando dei carabinieri per la tutela della salute.
Necessario verificare anche se altre sostanze non autorizzate, quali ad esempio l’Amitraz, possano essere state utilizzate illecitamente, in associazione o in alternativa al Fipronil nella lotta ai parassiti negli allevamenti avicoli. “Considerata tale possibilità, i campioni di uova verranno analizzati anche per la presenza di Amitraz e dei suoi metaboliti”.
Il gruppo di ovaiole è l’unità di riferimento del campionamento. Per gruppo, il Decreto 13 novembre 2013 intende “l’insieme di avicoli allevati contemporaneamente nello stesso capannone, ossia il locale o recinto, identificato univocamente, in cui sono alloggiati gli animali”. Anche se non si può escludere il trattamento diretto degli animali per nebulizzazione, “la via di esposizione più probabile è quella legata all’utilizzo per la disinfestazione degli ambienti o delle lettiere degli animali”. Pertanto “E’ logico supporre che tutti gli animali dello stesso gruppo abbiano avuto la medesima probabilità di essere contaminati”- scrive la Direzione Generale.
La somministrazione sperimentale a galline ovaiole ha dimostrato che il tuorlo d’uovo, il grasso e la pelle sono gli organi/tessuti bersaglio del Fipronil.
Contestualmente al prelievo delle uova in allevamento, l’autorità competente dovrà procedere anche al prelievo ufficiale di campioni di mangime, direttamente dai silos o su sacchi non aperti, al fine di eventuali successivi controlli analitici sugli stessi.
La Direzione generale invia a ciascun Servizio veterinario regionale l’elenco degli allevamenti individuati per territorio di competenza. In totale dovranno essere effettuati 845 campioni a livello nazionale, ma solo il Veneto dovrà eseguire ben 214 campioni, di cui 137 in allevamenti a terra e 74 in allevamenti in gabbia. Si tratta della Regione che dovrà eseguire il maggior numero di campioni.
Considerata la rilevanza sanitaria il Minsalute richiede la tempestiva effettuazione delle attività previste dal piano che in ogni caso dovranno essere completate entro il 15 settembre.
In caso di positività ai livelli di contaminazione per le due sostanze definiti dal Piano, “tutto l’allevamento deve essere immediatamente posto sotto sequestro con blocco delle movimentazioni di uova, animali e pollina“. Espletate le analisi epidemiologiche, “tutte le uova presenti nell’allevamento posto sotto sequestro devono essere avviate alla distruzione”. Gli animali potranno essere avviati alla macellazione, in vincolo sanitario, solo con il parere favorevole dei Servizi Veterinari.
Nell’incontro tecnico che si è tenuto ieri presso il Ministero della Salute, con la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sono state illustrate le azioni adottate dal Ministero, anche in vista della riunione del Comitato PAFF nella Sezione che si occupa della sicurezza tossicologica nella catena alimentare, che avrà luogo a Bruxelles il prossimo mercoledì 30.
Le parti presenti hanno concordato di chiedere alla Commissione europea di adottare proprie iniziative al fine di armonizzare gli interventi in corso nei diversi Stati Membri, riservandosi comunque l’adozione di ulteriori misure nazionali. Nel contempo, le Associazioni di categoria presenti hanno manifestato il loro impegno a rafforzare l’autocontrollo mirato alla ricerca del contaminante, estendendolo a tutte le unità produttive degli associati. Le parti hanno concordato di proseguire le interlocuzioni anche alla luce di quanto sarà deciso in sede comunitaria.
Nota del 28 agosto nuovo piano campionamento
29 agosto 2017