Una speranza in più per i cani e i gatti trovati feriti che vengono ricoverati al canile di via Campo Marzo. Dove i veterinari fanno il possibile, con i mezzi di cui dispongono, per salvare in primo luogo la vita agli animali e quindi rimetterli sulle zampe. Ma ci sono anche situazioni di cani e gatti politraumatizzati che il canile sanitario non può obiettivamente gestire: che fare, posto che quelle povere bestiole non possono essere soppresse?
Renderli invalidi e quindi reclusi a vita in una gabbia? L’Ulss 20 ha stipulato in proposito una convenzione con l’ospedale veterinario universitario didattico di Padova (Ovud), dove per gli anni 2015-2017 confluiranno i casi di elevata complessità veterinaria, per un budget complessivo di 30.000 euro.
Funzionerà così. Il responsabile sanitario del canile, dottor Andrea Pagan de Paganis, selezionerà i casi realmente complessi da affidare all’Ovud, struttura alla quale si rivolgono anche altre aziende sanitarie veneti. Il tutto nello spirito della sussidarietà tra enti pubblici e per dare opportunità formativa ai veterinari dipendenti nella trattazione di casi complessi.
Sempre in tema di benessere animale, l’Ulss 20 ha messo all’incasso l’assegno di 17.590,25 euro che la Regione Veneto ha assegnato per «incrementare gli interventi di sterilizzazione dei cani randagi e dei gatti e per combattere il randagismo».
L’Arena – 30 giugno 2015