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Verona. Centro anziani ostaggio delle zanzare, arrivano pipistrelli

Alle prese con un problema fastidioso. I pensionati chiedono la disinfestazione Gli ospiti del centro di via Velino vittime degli insetti. Il presidente della circoscrizione ha acquistato due casette per i volatili sperando in un rimedio economico ed ecologico. Ma gli anziani sono perplessi

Iniziata a primavera inoltrata, la lotta tra gli arzilli frequentatori del centro anziani di via Velino, in Borgo Roma, e le zanzare che infestano lo stabile, in questi mesi estivi è stata disputata ad armi impari. Per settimane, il bollettino di battaglia ha registrato un buon numero di insetti sazi e altrettante punture gonfie e pruriginose sui vecchietti infastiditi.

E non sono state fatte disinfestazioni, o profilassi per disfarsi delle larve: niente di niente. Per tutta l´estate, dunque, gli anziani del centro, in netto svantaggio numerico, sono stati costretti a battere in ritirata, percorrendo il più velocemente possibile il corridoio esterno fin dentro le aule dell´edificio dove trascorrono il tempo giocando a carte, leggendo i quotidiani, discutendo e organizzando altre attività. Ora, però, a dare man forte ai nonni di via Velino sono arrivate due «bat- box»; particolari contenitori di legno studiati apposta per ospitare i pipistrelli, noti e ghiotti mangiatori di zanzare. Le due case per i futuri inquilini alati del centro anziani sono state consegnate ieri mattina dal presidente della quarta circoscrizione Daniele Bernato che le ha acquistate via internet, di 15 euro ciascuno il prezzo irrisorio, sperando così di risolvere in modo naturale, ecologico ed economico il fastidioso problema.

«Ogni pipistrello, e ciascuna delle bat-box può ospitarne una decina, può arrivare a mangiare fino a mille zanzare a notte», spiega Bernato. La stagione calda per le punture d´insetti è ormai agli sgoccioli e fra poche settimane gli stessi pipistrelli andranno in letargo. La speranza, però, è che scelgano proprio le due casette in legno di via Velino per svernare tranquilli e risvegliarsi affamati a primavera.

Piuttosto perplessi si sono detti però gli anziani, abituati ai quotidiani tu per tu con le feroci zanzare tigre. «Il problema è diurno: questo tipo di insetti tropicali attacca a tutte le ore del giorno mentre i pipistrelli si muovono solo con le tenebre. Mi auguro che questi casottini di legno siano sufficienti ma temo che il problema non verrà debellato», è il parere di Luigi Gaiardoni e Bruno Bellorio del centro. «In questi mesi la situazione non è stata semplice e abbiamo praticamente bandito ogni attività all´aperto». E la questione non è rimasta esente da polemiche. «Fino a pochi anni fa della disinfestazione si occupava Amia. Ora il servizio è a pagamento, circa 200 euro e dato che lo stabile è di proprietà di Agec, Amia stabilisce che sia questo ente a farsi carico dell´intervento. Ma Agec a sua volta non vuole pagare, indicando la disinfestazione come manutenzione ordinaria e quindi facente capo alla circoscrizione, che a sua volta ci ha risposto picche: non ci sono soldi», denuncia Francesco Roncone, della Federazione Anziani e Pensionati dell´Acli, che ha in gestione il centro. Si tratta comunque di enti e istituzioni che sono legati al Comune che però si scaricano a vicenda oneri e responsabilità: sembra quasi che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra».

 L’Arena – 1 settembre 2012

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