Incontro a Cerea con il Consorzio Lombardo Veneto. Valente (Coldiretti): «Ma l´importante è tutelare i consumatori» Il consiglio dei tenici per evitare l´Aspergillus
La semina del mais si avvicina e gli agricoltori temono che si ripeta il dramma dell´anno scorso, a causa dell´aflatossina Aspergillus, micotossina fungina con proprietà cancerogene, che ha reso non commerciabile per la filiera alimentare oltre metà del mais prodotto. Mercoledì sera a Cerea all´Area exp, Coldiretti Verona e Calv, Consorzio agrario lombardo veneto, hanno organizzato un convegno intitolato «Gestione agronomica e commerciale del mais».
«In futuro è necessario ottimizzare la gestione idrica», ha affermato Sebastiano Mundula, tecnico del Calv. «Con l´irrigazione a goccia si riesce a ottenere fino a 30 quintali in più di prodotto, riducendo il rischio aflatossina poiché la pianta è meno soggetta a stress». Considerando che l´Aspergillus si sviluppa a 32 gradi e umidità tra 16 e 30%, il consiglio del Calv è di puntare su un tipo di mais con fioritura e raccolto precoci per evitare i picchi di calore e siccità.
Pierluigi Guarise, direttore del Calv, ha elencato l´attività 2012. «Abbiamo raccolto 1,25 milioni di quintali di mais, circa 500mila quintali li abbiamo pagati al prezzo pattuito, tenendo solo 0,75 centesimi a quintale per la pulitura del prodotto e per altri 300mila quintali abbiamo pagato gli acconti. Più del 60% della merce a fine gennaio è stato pagato, abbiamo distribuito 14 milioni di euro su 800mila quintali di prodotto».
Da quest´anno il Calv, darà la possibilità ai produttori di mais di assicurarsi con un prezzo minimo garantito. Se il prezzo di mercato sarà sotto la soglia stabilita tra le parti, il produttore riceverà quanto pattuito, se si andrà sopra, al produttore andrà tutto il ricavato in più, meno 1,5 euro a quintale.
La serata è stata chiusa da Claudio Valente, presidente della Coldiretti di Verona e del e Calv. «Sulle aflatossine nel mais non siamo noi a dover chiedere l´innalzamento dei parametri stabiliti dall´Ue esistono organi scientifici cui spetta compiere gli studi, se questi si dimostreranno validi non ci metteremo contro, ma prima di tutto è importante tutelare i consumatori».
Lunedì Coldiretti, assieme alle altre associazioni di categoria, è stata convocata dal prefetto Perla Stancari per fare il punto della situazione sull´emergenza aflatossine
L’Arena – 16 febbraio 2013