Odore nauseabondo tra Corte Santa Caterina di Ca´ di Mazzè e una coltivazione. Un passante ha denunciato la presenza di animali scuoiati. Si trattava di una trentina di conigli probabilmente di un allevamento familiare. Intervenuta l´Amia per la pulizia
Scuoiati, macellati e poi gettati a bordo della strada sterrata tra Corte Santa Caterina di Ca´ di Mazzè, a Palazzina, e la limitrofa coltivazione di fragole. È questa la sorte toccata a oltre una trentina di conigli di diverse razze, probabilmente cresciuti in qualche piccolo allevamento familiare, per essere regolarmente scuoiati, gustati in tavola, e poi smaltiti in maniera decisamente poco ortodossa. I resti della macellazione, dall´odore via via più nauseabondo con il passare delle ore, e che probabilmente hanno attirato qualche animale randagio che ha strappato i sacchetti in cui era racchiuso quel che rimaneva delle bestiole, sono immancabilmente saltati agli occhi dei molti passanti che, specie nel fine settimana, si recano a passeggiare nella zona poco distante da Palazzina, da cui si raggiungono Pestrino e Lazzareto.
Una strada privata ormai abitualmente utilizzata come discarica abusiva, insieme a buona parte della limitrofa area industriale, ma che finora, tra rimasugli di pneumatici, tappeti, congelatori e immondizia di ogni genere, non aveva ancora mai ospitato i resti di animali morti.
Tra chi si è concesso una giornata di sole all´aria aperta, in sella alla sua mountain bike, domenica scorsa c´era anche Stefano Roncato che, preso atto dello scenario poco piacevole e riservato a stomaci forti, ha subito chiesto l´intervento delle forze dell´ordine.
«Da circa un anno vado a pedalare in via Ca´ di Mazzè con mio figlio», spiega. «Domenica, tra il solito ammasso di rifiuti già di per sé poco gradevole, ho visto qualcosa di strano che, avvicinandomi, ho identificato in un ammasso di interiora. Rientrando ho incrociato una pattuglia, a cui ho immediatamente segnalato il ritrovamento che pensavo fosse di ermellini o altri animali da pelliccia».
La stessa pattuglia ieri mattina è tornata sul posto insieme al personale del servizio veterinario dell´Ulss 20, che ha subito identificato le carcasse attribuendole ai resti di conigli da allevamento. Il passo successivo è stato chiedere l´intervento dell´Amia.
L´azienda che gestisce il servizio di igiene della città si è mobilitata all´istante per l´invio all´incenerimento delle carcasse, che ieri pomeriggio sono quindi sparite di scena.
Se i piccoli cadaveri, etichettati come rifiuti a potenziale rischio infettivo, sono stati celermente rimossi, con uno smaltimento che verrà poi messo in conto al proprietario dell´area, il resto dei rifiuti, anche ingombranti, dovrà essere tolto di mezzo dal privato stesso, che verrà sollecitato a farlo dagli uffici comunali.
Un procedimento del tutto identico a quello già recentemente avviato nella vicinissima zona industriale in via Ca´ di Mazzè, a ridosso della tangenziale sud, dove una parte della distesa di rifiuti segnalati nei mesi scorsi, ha iniziato a essere raccolta dai proprietari dell´area in enormi sacchi bianchi, che ancora si scorgono dietro la recinzione sistemata per evitare ulteriori abbandoni abusivi.
Dopo le lamentele di passanti e residenti di Palazzina, infatti, (tra cui quella di Roberto Castelli che lo scorso gennaio aveva sollevato la situazione di inciviltà anche ai consiglieri del parlamentino di Borgo Roma, sottolineando pure la presenza di materiale in eternit), il settore ambiente di Palazzo Barbieri ha richiamato i proprietari dei lotti all´obbligo di pulizia dell´area. Una volta conclusa la prima bonifica, sarà poi cura dello stesso Comune verificare la presenza o meno di eventuali contaminazioni del suolo.
Conclude Stefano Roncato: «Si tratta di aree molto frequentate da ciclisti e podisti, e basterebbe posizionare delle telecamere per dissuadere le persone a trasformare spazi aperti e nascosti come questi in contenitori privilegiati per rifiuti di tutti i tipi».
L’Arena – 13 marzo 2013