Altro attacco di lupi a una vitella al pascolo e sempre nel Comune di Velo, sul versante che guarda verso la Val d’Illasi. Dopo quello nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel Vajo del Latin in contrada Valle, a farne le spese questa volta è stata una vitella di otto mesi nella zona di Azzarino, in località Foi, dietro il Monte Purga, in un prato a lato della strada che sale al rifugio Lausen.
Ad accorgersene è stato il proprietario, che chiede l’anonimato, quando verso le 14.30 di lunedì si è recato a controllare la mandria. C’era una vitella ferma, in piedi, con una boccia grossa come un pallone da calcio che le sporgeva dal basso ventre. Avvicinandosi ha visto che si trattava del sacco intestinale che era uscito dalla pelle dove era stato fatto uno squarcio e che l’animale aveva altre ferite sulle zampe posteriori e vicino al muso.
L’intervento immediato del veterinario Raimondo Zuliani ha permesso di operare l’animale, ricucendo una budella che era stata perforata e la lacerazione sulla cute. Ha tentato l’impossibile per non sopprimere l’animale che è ancora vivo e in cura antibiotica: fra una settimana potrebbe essere sciolta la prognosi, in base al recupero che l’animale sarà in grado di fare.
Gli agenti del Comando stazione del Corpo forestale dello Stato con il guardiaparco non hanno potuto confermare che si tratti effettivamente di lupo al cento per cento, anche se ne sono quasi certi: il risarcimento delle cure o del capo bovino, se dovesse morire, è garantito dalla legge regionale anche in caso di predazione attribuibile a generici canidi.
L’attacco non è avvenuto in pieno giorno, come erano girate voci in un primo momento, ma nel corso della notte o prima dell’alba.
Sul perché la preda non sia stata uccisa non c’è una risposta univoca. È possibile che si tratti sempre dei due giovani lupi, nati l’anno scorso e ora in dispersione, ancora inesperti nella caccia di prede troppo grosse per loro. Potrebbe esserci stata un’azione di disturbo anche inconsapevole di auto passate dalla strada o forse anche un tentativo di difesa da parte delle altre vitelle al pascolo, più grosse di quella predata «e particolarmente selvatiche», a detta del proprietario, che avrebbero messo in fuga i predatori.
La notizia è arrivata al sindaco Mario Varalta proprio mentre era in Prefettura con altri sette colleghi per partecipare al tavolo tecnico presieduto dal viceprefetto vicario Igino Olita con il funzionario regionale Sonia Calderola e il vice comandante provinciale del Corpo forestale Paolo Colombo. «Non ci sono state grande novità», riferisce Varalta. «Ognuno è rimasto sulla sua posizione, con i sindaci a chiedere soluzioni e gli altri a riproporre recinti e altre apparecchiature di dissuasione per difendersi dai lupi».
I lupi stavolta divorano una capra
Il proprietario aveva perso sette pecore e in passato il suo gregge era finito anche nel mirino dell’aquila
Altro attacco di lupi, il terzo in cinque giorni, sempre nella zona di Velo, nelle contrade dietro il monte Purga. Dopo l’attacco mortale a una vitella nel Vajo del Latin vicino alla contrada Valle, nella notte fra venerdì e sabato e quello ad Azzarino in località Foi, nella notte fra martedì e mercoledì, dove hanno lasciato una vitella gravemente ferita ma ancora viva, i lupi hanno colpito di nuovo sempre nella stessa zona, in un pascolo tra la contrada Foi e il Sengio Rosso che guarda verso l’alta Val d’Illasi, tra Selva di Progno e Giazza, ma sempre nel Comune di Velo e a circa un chilometro dalle abitazioni.
L’Arena – 13-14 novembre 2014