Cucina e cassa. Ovvero hamburger (si sa, è il piatto forte), scontrini e resti. «Operatori di base», così li chiama McDonald’s. San Giovanni Lupatoto, Piazza Umberto I, «Mc Italia Job Tour», un camper, due tende per i colloqui, pensionati che passano in bicicletta e chiedono lumi.
La risposta è che si sono candidati in 1.300 veronesi e la scrematura ha portato al centinaio di ragazzi e ragazze – tantissimi laureati/e – che si radunano qui per l’ultima selezione: il Mc Drive di San Giovanni Lupatoto (vicino alla tangenziale) aprirà fra metà e fine settembre, offre una ventina di posti, poi se il giro sarà buono si apriranno altre porte. Due gruppi: 50 candidati alla mattina, 50 al pomeriggio. Curriculum in mano, la testa che guarda al domani e spesso abbandona la pista dei sogni. Chi sono? Piccolo catalogo di lotta per la sopravvivenza. Meggie, 26 anni, è di Villafontana, Bassa veronese, e si è laureata a marzo in Scienze della Comunicazione: «Sono scoraggiata, nel mio settore ci sono poche possibilità. Preferisco investire nel mio diploma in Ragioneria e intanto faccio un tentativo qui». In fila, vicino a lei, c’è Diana, 27 anni, di San Massimo: «Sono diplomata, lavoro da sette anni, ero in una pasticceria dal 2011 ma adesso mi hanno lasciata a casa». Un 28enne di Dossobuono, Marco, è in cassa integrazione: «Sì, cassintegrato, fino all’1 settembre, in una ditta che lavora nel settore delle energie rinnovabili. Da lunedì sarò a casa e non so cosa succederà. Mi sono diplomato in termotecnica all’Istituto Giorgi: McDonald’s non c’entra niente, vero? Pazienza, mi serve un lavoro». Anna ha 25 anni e vive da sola in un appartamento in città: «Devo lavorare e magari qui posso crescere. Titolo di studio? Laurea in Scienze dell’Educazione. Ho passato l’estate come animatrice per bambini in un albergo». Ci spera anche Alice, ch’è venuta qui da Angiari, zona Legnago: «Ho 23 anni, stavo studiando infermieristica ma ho dovuto lasciare perché la retta costava troppo e i miei genitori non riuscivano a sostenerla». Alcuni di loro preferiscono tacere: «Ho ben poca voglia di raccontare la mia storia». Altri no. Restiamo dalle parti degli studenti universitari con Greta, 19 anni, da Buttapietra: «Cerco lavoro per mantenermi gli studi, sono iscritta a Medicina, devo aiutare i miei ma al contempo provare a essere indipendente». Federico si è diplomato in ragioneria: «Ho pensato che se riesco a entrare in una multinazionale potente posso avere delle prospettive o comunque delle garanzie che altrove posso scordarmi. Ho lavorato nella ristorazione, in pizzeria, e mi sono trasferito da poco a Sommacampagna». In coda, fuori da una delle tende dove si tengono i colloqui, ci sono anche due giovani grafici. Il primo: «Mi chiamo Maxim, 19 anni, Bussolengo. Sono entrato in un’azienda tramite stage, ho lavorato per 7 mesi ma non avevano soldi e mi hanno lasciato a casa. Cerco lavoro da un anno, le provo tutte». Il secondo: «Stessa età di Maxim, mi chiamo Andrea, ho finito la scuola un anno fa e ho cercato di tutto. Pur di avere un posto fisso sono disposto a sacrificare il weekend, il sabato e la domenica».
Nel camper c’è Roberto Locatelli, il responsabile del Mc Drive che aprirà a San Giovanni Lupatoto: «Le credenziali? Cerchiamo giovani, 18-29 anni, se c’è già esperienza ben venga, altrimenti li formiamo volentieri noi. Il ristorante aprirà da lunedì a venerdì con orari canonici, probabilmente 7-24, mentre venerdì e sabato sarà aperto 24 ore su 24. Da qui, oggi, usciranno gli operatori di base, quelli per cucina e cassa». Breve panoramica su McDonald’s in Veneto: il ristorante a un passo da piazza Bra, qui da noi, fu il primo, correva l’anno 1989, da allora a oggi il totale dice di 39 ristoranti di cui 9 a Verona: 4 in città, 5 in provincia, ossia Lugagnano di Sona, Affi, Legnago, Peschiera del Garda e, appunto, San Giovanni. Ancora i dati veneti: 861.000 clienti al mese, 1.170 dipendenti. Più in generale: da Mc Donald’s, in Italia, lavorano 17.500 persone, l’81% ha meno di 35 anni, gli studenti sono il 32% , il 15% è straniero e il 40% degli addetti della sede proviene dai ristoranti.
Torniamo ai nostri. Sono circa le 11 di mattina quando arriva anche il sindaco di San Giovanni, Federico Vantini, quota Pd: «L’ho detto più volte: vorrei che s’investisse nel mio territorio. Porte aperte, quindi, a chi ha la forza e la voglia d’investire qui, a San Giovanni Lupatoto, come Mc Donald’s». A San Giovanni abita Akim, 25 anni, origini marocchine, qualifica di operatore elettronico, uno che guarda al domani a testa alta: «Sono molto ottimista. Qualcosa si muove. Bisogna aver voglia, essere al passo con la tecnologia e non aspettare che ti bussino alla porta. Oggi valuto le offerte e aspetto la svolta. La pista dei miei studi l’ho abbandonata. Ho fatto il metalmeccanico, ho lavorato nell’alimentare, tutti i rami dell’industria li conosco. Vediamo qui se mi prendono». Gli studi non li molla, invece, Marco, 24 anni, veronese della città: «Sono iscritto a Scienze del Turismo, ho già fatto il cameriere, la guida turistica e sono passato per varie aziende agricole. So che qui bisogna sgobbare e sono pronto». Sono pronti tutti. E sono pronti a tutto, come dicono loro, pur di bere un goccio di sicurezza.
Matteo Sorio – Corriere di Verona – 29 agosto 2014