Sono stati giorni di lutto, nel cantiere del Policlicnico di Borgo Roma, dopo il tragico incidente sul lavoro costato la vita all’operaio di origine albanese Gentjan Caco. Ma i lavori sono andati avanti, come afferma il dipartimento tecnico dell’Azienda ospedaliera, cui compete il coordinamento dei due maxi-interventi in project financing a Borgo Roma, dove sta sorgendo l’Outpatient clinic, e a Borgo Trento, dove è in atto la costruzione del nuovo Polo della donna e del bambino.
Dopo il fatale crollo del ponteggio al Policlinico, le autorità giudiziarie hanno sequestrato solo il vano delle scale e dell’ascensore, il punto dove si è verificato il cedimento delle impalcature e la caduta dell’operaio. Nel resto del cantiere gli operai hanno continuato a lavorare, come conferma l’architetto Flavio Murarolli, direttore del dipartimento tecnico dell’Azienda ospedaliera.
Dunque prosegue il grande piano che ridisegnerà l’assistenza ospedaliera veronesi e, pur segnato dalla tragedia, con i sindacati che hanno chiesto un incontro con la committenza e la direzione dei lavori. La consegna delle nuove strutture è fissata per la primavera 2017, sempre che le indagini ed eventuali provvedimenti non mettano un freno alle operazioni.
La nuova Maternità di Borgo Trento, che rimpiazza quella del 1965 demolita un anno fa, è già arrivata al primo piano. Il cantiere è un brulichio di operai e di mezzi; i piloni di cemento armato sono pronti a sostenere i livelli superiori.
L’architetto Murarolli spiega che il Polo della donna e del bambino, dove confluiranno tutte le specialità sanitarie correlate alla salute materno-infantile, sarà formato da due blocchi. Il primo, rivolto verso il complesso Alessandri (il nucleo primo-novecentesco dell’ospedale Maggiore), sarà di soli due piani e dedicato alle attività ambulatoriali. Il secondo, invece, sarà alto come il vicino polo Confortini, quindi con sei piani.
Lo scorso inverno, la fase iniziale del cantiere della Maternità aveva fatto insorgere i! residenti e i commercianti di via Mameli. Dopo lo scavo dell’enorme cratere per le fondamenta, era iniziato un intenso viavai di camion sulla principale strada di Borgo Trento, per portare in discarica le macerie dell’edificio demolito e il materiale di risulta. Gli abitanti lamentavano di non riuscire ad aprire le finestre senza vedersi invadere la casa dalla polvere; gli esercenti avevano le vetrine costantemente sporche.
Questo fastidioso passaggio sembra, però, superato. Almeno nella sua fase peggiore. «Non abbiamo più ricevuto segnalazioni di disagio da parte dei cittadini», afferma Murarolli.
Anche in Borgo Roma, finora, la costruzione dell’Outpatient clinic è proceduta in velocità. La clinica di giorno verrà alta quanto il resto del Policlinico, per una superficie totale di circa 20mila metri quadrati. Ospiterà l’assistenza medico-chirurgica per quei pazienti che possono essere curati nell’arco di una giornata, senza ricovero.
L’investimento per le due nuove strutture ospedaliere ammonta a oltre 117 milioni di euro, di cui 33 a carico dell’Azienda ospedaliera, 20 della Fondazione Cariverona, e 57 di privati in project financing. Il progetto è realizzato dalla società “Arena sanità spa” ed è stato aggiudicato al Raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte, tra gli altri, Mazzi impresa generali costruzioni, Cooperativa muratori e braccianti di Carpi, Studio Altieri e Manutencoop facility management.
Quanto alla sostenibilità del project, è previsto da parte dell’Azienda ospedaliera un canone di 2,2 milioni per quasi vent’anni.
L’Arena – 19 giugno 2015